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07/06/2025 FACILE.IT, IL CONSIGLIO DI STATO ANNULLA LE SANZIONI ANTITRUST

Il Consiglio di Stato ha annullato la sanzione Antitrust pari a 7 milioni di euro comminata nel 2021 a Facile.it.

Due le materie su cui l'Agcm era intervenuta. La prima era la violazione degli articoli 20, 21 e 22 del codice del Consumo: secondo l'Antitrust, da un lato Facile.it non avrebbe informato chiaramente sulla possibile modifica delle condizioni economiche dei prestiti da parte delle banche rispetto a quelle prospettate all’esito del processo di comparazione; dall'altro avrebbe favorito le proposte di Prima Assicurazioni rispetto alle offerte di altre società, omettendone la natura di intermediario assicurativo e il collocamento di polizze con risarcimento in forma indiretta

Secondo il consiglio di Stato, che ha cancellato la sanzione, l'aggregatore ha invece sottolineato chiaramente fin dal primo contatto che il preventivo dei finanziamenti non è definitivo, e che Prima Assicurazioni. come altri partner, è un intermediario assicurativo e intermedia polizze con risarcimento sia diretto, sia ordinario.

Il secondo comportamento in questione era quello di “pratica commerciale aggressiva”, in violazione degli articoli 20, 24 e 25 del codice del Consumo: secondo l'Agcm, Facile.it aveva proposto con insistenza a chi l’aveva già rifiutata la possibilità di abbinare ai prestiti una polizza facoltativa attraverso pop up, sollecitando questa operazione anche ai call centre senza un’espressa richiesta degli utenti. 

Il Consiglio di Stato ha annullato anche questa sanzione, affermando che i pop up non sono forma di pressione, ma uno strumento virtuoso per ad offrire al consumatore la facoltà di usufruire di un servizio di cui poteva aver bisogno. Nessun problema neppure per i call centre, che non ricontattano gli utenti non interessati né chi ha espressamente chiesto di non essere chiamato.

"Eravamo certi che il Consiglio di Stato avrebbe accolto le nostre argomentazioni", ha detto Maurizio Pescarini, ceo di Facile.it. La cui missione, ha proseguito, "si fonda su criteri di trasparenza e tutela del consumatore che sentiamo di aver mantenuto sempre con correttezza, come confermato oggi anche dal massimo organo giuridico-amministrativo, oltre che dai 5 milioni di utenti che ci utilizzano ogni mese. Forti di questa sentenza continueremo ad arricchire i nostri servizi con nuovi verticali di comparazione che si aggiungeranno nei prossimi mesi all’attuale nostra offerta".