02/10/2025 GIOVANI: PRIMA L'INDIPENDENZA ECONOMICA, POI I FIGLI
Prima l'indipendenza economica, poi i figli. Sembra questa la mentalità dei giovani tra i 16 e i 35 anni -almeno secondo la quarta edizione dell'Osservatorio GenerationShip 2025, realizzato da Kkienn per Changes Unipol (magazine del gruppo bolognese), che ha puntato ad approfondire i cambiamenti culturali, economici e sociali delle nuove generazioni.
Il cambiamento di prospettiva è obbligato, dato che oggi un giovane su quattro non riesce a sbarcare il lunario senza l’aiuto della famiglia e il 39% guadagna meno di 1.500 euro netti al mese.
Relazioni poco stabili. A volte ci si spinge anche oltre: non solo si rinuncia ai figli (o si rimanda l'allargamento della famiglia), ma addirittura non si cerca una relazione stabile.
Il 72% del campione cerca rapporti senza legami e il 62% non ha fiducia nella possibilità di costruire relazioni durature.
Per cercare il partner, si preferiscono incontri in presenza, piuttosto che le app di dating, più popolari tra gli adulti (36-54 anni), che hanno aumentsato questa modalità di conoscenza (il 34%, ha iniziato una rapporto on line).
Donne, sfiducia nel lavoro. Nonostante gli effetti dell'incertezza economica, cresce il benessere psicologico (dal 53% al 62% in tre anni). Ma solo per gli uomini. Le donne soffrono gli stipendi più bassi, che causano una mancata sufficienza sul profilo finanziario (34% contro il 19% dei giovani di sesso maschile).
Anche per questo, intorno ai 30 anni, crolla la fiducia delle donne nel lavoro crolla a causa del conflitto tra carriera e maternità.
Meno emigrazione. Il 46% dei giovani cerca occupazione, anche se già assunto. Meno interesse per il posto fisso: si preferisce la qualità e l’equilibrio tra vita e lavoro.
L'emigrazione oltre confine è sempre popolare, anche se più bassa (dal 46% del 2023 al 41% del 2025). Però, ci si sposta più per crescita personale e professionale che per un trasferimento a lungo termine.