19/09/2025 ASSISTENZA FAMILIARE, IL 22% PENSA ALLA LONG TERM CARE
In caso di assistenza a un familiare, il 45% degli italiani ricorrerebbe ai propri risparmi mentre il 23% penserebbe a sottoscrivere una polizza long term care. Lo afferma l’Osservatorio Sara Assicurazioni, indagine cawi effettuato da Nextplora su un campione rappresentativo della popolazione italiana.
Di queste soluzioni assicurative sono particolarmente apprezzate la possibilità di coprire le spese anche in caso di non autosufficienza parziale (41%), la copertura dei costi per eventuali ausili speciali (38%) e la convenienza (32%).
Secondo Emiliano De Salazar, direttore vita di Sara Vita, questi prodotti "offrono un sostegno finanziario che può contribuire a ridurre il carico dei costi sulle famiglie e permettere una gestione più sostenibile dell’assistenza”.
Sette milioni di caregiver. In Italia, sostiene la ricerca, più di sette milioni le persone che si prendono cura di un familiare non autosufficiente, mentre il 57% dei cittadini afferma di conoscere personalmente o tramite parenti e amici qualcuno che è coinvolto in questa attività o la ha affrontata in passato.
L'assenza di sostegni, riferimenti e il rischio di isolamento è il fattore che condiziona di più la vita quotidiana per il 42% dei caregiver.
Le maggiori necessità. Il 47% dice che per gli assistenti familiari le esigenze più importanti sono le misure di sostegno economico, dato che i costi per l’assistenza sono spesso molto alti. Il 37% sottolinea invece il bisogno di conciliare vita e lavoro e il 36% il supporto psicologico.
Seguono le informazioni sulle misure di sostegno (29%), la possibilità di delegare alcune attività quotidiane ad altri (25%), la formazione per fornire assistenza (22%) e la telemedicina (18%).
Per il 47%, inoltre, sono i familiari a doversi prendere carico dei parenti che ne hanno bisogno, almeno fino a quando le condizioni lo permettono. Il 42% si affiderebbe invece al servizio sanitario pubblico, il 33% a strutture specializzate (33%), il 27% a servizi privati, il 20% a badanti e il 17% ad associazioni di volontariato.