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25/03/2013 NEL 2012 CORRONO I PIP

Aumentano gli iscritti, ma solo grazie alla corsa dei Pip, i Piani previdenziali individuali di tipo assicurativo. Crescono i patrimoni, e tutte le forme pensionistiche offrono rendimenti positivi. E' il bilancio 2012 della previdenza complementare in Italia fotografato nell'aggiornamento statistico della Covip (Commissione di vigilanza sui fondi pensione). Al 31 dicembre scorso gli aderenti alla previdenza complementare erano 5,866 milioni, il 6% in più rispetto alla fine 2011. I fondi pensione negoziali (aziendali o di categoria) hanno accusato una leggera flessione, -1,2%, attestandosi a 1,970 milioni, di cui 1,816 costituti da dipendenti privati. Gli aperti (promossi da compagnie d'assicurazione, banche, Sim e Sgr) sono cresciuti del 3%, a 914mila unità, di cui 436mila dipendenti privati, mentre i Pip sono aumentati del 22% a 1,774mila milioni (di cui 1,098 sono dipendenti privati). Sono rimasti stabili i vecchi Pip (non adeguati alla riforma del 2007) e i fondi pensione preesistenti al 1993. Le risorse destinate alle prestazioni hanno raggiunto 99,5 miliardi di euro, il 9,7% in più nel confronto con fine 2011. E' positivo anche il bilancio delle performance: l'anno scorso tutte le forme pensionistiche complementari hanno largamente battuto il 2,9% netto offerto dal Tfr, che si rivaluta con un tasso annuo dell'1,5%, più il 75% dell'inflazione. I fondi negoziali hanno reso l'8,2% a livello complessivo, con medie di categoria che vanno dall'11,4% dei comparti azionari al 3% degli obbligazionari puri. I fondi aperti hanno reso il 9% complessivo, dal 10% degli azionari al 6,4% degli obbligazionari puri. Si sono attestati all'8,9% i Pip, con medie di categoria dal 10,8% delle linee azionarie al 5,3% delle obbligazionarie. Non sono ancora disponibili i rendimenti 2012 dei Pip basati sulle gestioni assicurative tradizionali.