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  • Roberto Grasso, Amministratore delegato di Das: la compagnia festeggia i sessant'anni di attività in Italia

15/03/2019 RICERCA DAS, IN FORTE CRESCITA IN ITALIA LE POLIZZE DI TUTELA LEGALE

Tra il 2000 e il 2017 è più che triplicato il “mercato italiano” delle polizze di tutela legale, con una raccolta premi cresciuta da 126 a 417 milioni di euro, pari a circa il 5% della raccolta complessiva realizzata dalle compagnie in Europa, con i primi nove mesi del 2018 ancora in crescita a 304 milioni di euro (+5,8% rispetto allo stesso periodo del 2017). E’ lo scenario di un settore in costante crescita delineato da Das, compagnia di Generali Italia specializzata nella tutela legale e primo operatore nel nostro paese, in occasione dei suoi 60 anni di attività in Italia.

Le polizze di tutela legale rimborsano il costo dell’avvocato in eventuali cause di lavoro, per incidenti legati alla mobilità, liti condominiali, truffe subìte nell’acquisto di prodotti e servizi e molte altre situazioni in cui è necessario far valere le proprie ragioni davanti a un giudice. Per assicurarsi questa copertura possono bastare anche 100 euro all’anno.

In Germania, dove circa una famiglia su due (40%) ha sottoscritto una polizza di tutela legale, la raccolta di premi lordi nel 2016 è stata di 3,48 miliardi di euro, quasi la metà dell’intero mercato europeo (43,97%) e il triplo della Francia (1,11 miliardi), che ha una quota del 14,76%. Seguono Olanda (7,83%, con una raccolta di 682 milioni di euro), Austria (6,24%, 543 milioni), Svizzera (6,16%, 536,25 milioni), Belgio (5,97%, 519,8 milioni) e Gran Bretagna (5,35%, 483,1 milioni).

 “Anche le piccole e medie imprese italiane possono beneficiare delle assicurazioni di tutela legale”, spiega Roberto Grasso (nella foto), amministratore e direttore generale di Das, “le nostre aziende sono quotidianamente esposte a rischi di natura legale, sia in ambito penale e amministrativo, per esempio per presunte violazioni collegate alle normative vigenti, sia in quello civile. Esistono polizze personalizzate per target specifici: per l’artigiano, le figure apicali d’azienda i liberi professionisti, l’impresa agricola o quella edile, gli alberghi, il condominio, la scuola o le associazioni”.

Secondo i dati analizzati da Das, nel 2016 l’Austria è stato il Paese con il più elevato tasso di penetrazione delle assicurazioni di tutela legale (0,1565%), misurato come rapporto tra premi lordi e Pil, superando Belgio (0,1234%), Germania (0,1223%), Olanda (0,0989%), e Svizzera (0,0903%), realtà dove questo mercato è più maturo che altrove. L’Italia presenta un tasso di penetrazione (0,0248%) inferiore alla media dei Paesi analizzati (0,0357%) ma comunque superiore a quello di Grecia (0,0195%), Regno Unito (0,0205%) e Giappone (0,0145%).

 “Una maggiore diffusione dell’assicurazione di tutela legale porterebbe numerosi vantaggi anche per l’intero sistema giudiziario italiano”, sottolinea Grasso, “una conoscenza più approfondita delle nozioni di diritto, accompagnata dall’attività di consulenza e assistenza legale delle compagnie potrebbero, secondo alcune stime, ridurre dal 10% al 30% il contenzioso civile nel nostro paese”.

Das ha rilevato che nel 2016 in Europa gli svizzeri hanno speso mediamente più degli altri in questo tipo di polizze (64,40 euro pro capite), seguiti da austriaci (62,49 euro) e tedeschi (46,59 euro). Al quarto posto il Belgio (45,95 euro), dove si è speso poco più che in Lussemburgo (42,25) e Olanda (40,17), mentre decisamente più staccata è la Francia (19,25). In Italia, dove questa copertura è venduta prevalentemente in abbinamento alla rc auto, il premio pro capite è di soli 6,78 euro. A mostrare maggiore interesse verso questo tipo di polizze sono gli abitanti dell’Alto Adige, più vicini alla cultura tedesca.

www.das.it