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  • Il logo di Realle Group

29/04/2020 REALE DÀ IL VIA LIBERA AI BILANCI 2019

L'assemblea dei delegati di Reale Mutua è riunita per approvare i bilanci 2019. Un evento che si svolge in maniera inconsueta: per ridurre i rischi che derivano dall'emergenza sanitaria, i delegati intervengono infatti solo mediante il rappresentante designato (figura prevista dal decreto Cura Italia). Mentre, dal 1945 in avanti, le assemblee della compagnia erano tradizionalmente molto affollate, arrivando a riunire la quasi totalità dei soci.

Ed ecco i risultati di un 2019 che si è rivelato “un anno veramente complesso", ha detto Luigi Lana, presidente del cda di Reale Mutua – un anno contraddistinto da difficoltà economiche a livello internazionale (con inevitabili impatti sulla volatilità dei mercati finanziari) e da eventi naturali particolarmente intensi in Italia, Spagna e Cile, zone dove l'assicurazione torinese è presente.

 

REALE GROUP

Partiamo dai numeri di Reale Group, di cui viene esaminato il bilancio consolidato. Che evidenza una crescita diffusa, "conseguenza", puntualizza una nota del conglomerato assicurativo, "anche dalle recenti operazioni in ambito nazionale e internazionale: l’integrazione in Italiana Assicurazioni, delle società italiane del gruppo austriaco Uniqa e l’operatività in Cile della nuova compagnia Reale Chile Seguros, nonostante quest’ultima abbia dovuto far fronte agli impatti delle tensioni che hanno coinvolto il paese sudamericano nell’autunno del 2019".

Crescita, dunque, per la raccolta premi (+5,6%, a 5,258 miliardi di euro), trainata più dal vita (+10,9%) che dai danni (+2,6%). Lieve miglioramento per il combined ratio operativo danni (-0,3 punti percentuali), che si attesta al 97,6%; secondo il gruppo piemontese, "al netto degli effetti degli eventi naturali" che hanno interessato i paesi in cui opera, "l’indicatore, ricalcolato per entrambi gli esercizi, migliora di 0,7 punti rispetto al 2018".

L'utile Ias/Ifrs si attesta a 152 milioni, e sale del 5,2%, rispetto ai 148 milioni del 2018 (che sarebbero 112 – spiega una nota del gruppo torinese, "in assenza del saldo netto positivo tra i proventi e gli oneri straordinari registrato nel 2018": in questo caso il valzo tra i due esercizi salirebbe al 35,6%). L'utile, puntualizza il comunicato, è positivo per tutte le società del gruppo, a eccezione della start up Reale Chile (-0,6 milioni di euro).

Infine, il patrimonio netto del gruppo, che sale dell'8,3%, a 2,779 miliardi di euro; il Solvency ratio – calcolato con il modello interno parziale – si è attestato, a fine 2019, sul 276,2% (-5,2 punti percentuale rispetto all'anno prima).

L’1% dell’utile consolidato di gruppo (1,52 milioni), verrà attribuito a Reale Foundation, la fondazione corporate del conglomerato assicurativo; l’obiettivo è di contribuire al raggiungimento degli Obiettivi per lo sviluppo sostenibile decisi dall'agenda 2030 delle Nazioni Unite.

 

REALE MUTUA

Passiamo ai dati Reale Mutua, che evidenzia vari l'incremento dei premi di lavoro diretto totali (+9,3%, a 2,41 miliardi), trainato dal vita (+24,2%); minore l'aumento del comparto danni (+2,1%), con un +3,2% dell'auto e un 1,4% del non auto.

Cresce il combined ratio operativo danni (99,1%, contro 97,9% di fine 2018), principalmente, sottolinea la compagnia, a causa "dell'incremento dell’expenses ratio (in particolare, gli effetti straordinari derivanti dall’utilizzo del fondo di solidarietà per la riorganizzazione del gruppo e dal saldo negativo dell’Iva infragruppo hanno pesato per 0,8 punti percentuali dell’indice) e della sinistralità corrente sui rami danni colpiti dagli eventi atmosferici (l’incremento dei sinistri per eventi atmosferici, nel confronto con il 2018, vale 1,4 p.p. sul loss ratio). Al netto di tutti tali effetti", prosegue la nota, "il combined ratio migliorerebbe di 1 punto" rispetto all'anno prima.

 L’utile di esercizio, calcolato secondo i principi contabili nazionali, sale invece del 34,6%, a 144 milioni, contro i 107 milioni del 2018, anche per il recupero delle rettifiche di valore.

Cala invece il risultato di esercizio Ias/Ifrs, che si attesta a 85 milioni contro i 134 milioni (cifra che però, puntualizza Reale, "si riduce a 86 milioni di euro, se determinato al netto dei citati fattori straordinari"). Il patrimonio netto fa registrare un +6,9%, attestandosi a 2,23 miliardi.

L’indice Solvency 2 a fine esercizio 2019, sempre calcolato con il modello interno parziale, è del 362,5% (-8,2 punti percentuali rispetto al 2018).

 

EMERGENZA SANITARIA

A margine della presentazione, inevitabile un accenno a un 2020 difficile per l'intera cittadinanza e alle prime reazioni del gruppo assicurativo: Luca Filippone, direttore generale di Reale Mutua, ha detto che attualmente più del 98% dei dipendenti lavorano in smart working; inoltre, l'assicurazione di via Corte d'appello ha stanziato "5 milioni di euro da destinare all'emergenza sanitaria in Italia e 2,5 milioni di euro in Spagna. Inoltre, Reale Foundation, la fondazione corporate del gruppo, ha messo a disposizione 600.000 euro in progetti legati all’emergenza dei paesi in cui operiamo".

Enrico Levaggi

http://www.realegroup.eu

https://www.realemutua.it