CLOSE

This website uses cookies. By closing this banner or browsing the website, you agree to our use of cookies. CLOSE

  • Il logo dell'Aiped

05/06/2023 PERIZIE DIGITALI, AIPED CONTRARIA

Digitale e intelligenza artificiale non fanno rima con perizie. Ad affermarlo è Aiped, associazione dei fiduciari, che ha espresso contrarietà nei confronti delle valutazioni effettuate con tecnologia e Ia, avviando anche un confronto con la Consap.

"Oggi si assiste a un vero stravolgimento del concetto di perizia", sostiene Luigi Mercurio, presidente di Aiped, “L’utilizzo sempre più diffuso dei sistemi da remoto, perizie in authority, videoperizie e addirittura il crescente ricorso all’intelligenza artificiale da parte delle compagnie di assicurazioni pone seri dubbi sulla compatibilità di simili modalità operative con il quadro normativo che consente la stima del danno solo a iscritti al ruolo. Si segnalano perizie svolte con la collaborazione di rider che ispezionano i veicoli, quando non sono i danneggiati a farlo utilizzando il proprio smartphone. Tutte condotte che rischiano di snaturare il ruolo del perito e della perizia nel mercato assicurativo”.

Secondo Mercurio, i pericoli che scaturiscono da questa situazione “non sono solo per gli operatori del settore, ma anche per i cittadini e gli assicurati: una perizia svolta da remoto o tramite intelligenza artificiale, oppure condotta da operatori non qualificati, non consente di accertare con precisione la complessità di un danno da sinistro stradale. Questo significa che, in caso di sottostima, l’assicurato riceverà un risarcimento inferiore a quello cui avrebbe diritto. In caso di sovrastima, invece, la compagnia subirà un maggiore costo che sarà scaricato sugli utenti finali attraverso un incremento delle tariffe Rc auto, che negli ultimi mesi, come certifica anche l’Istat, hanno ripreso a crescere”.

Aiped ha anche presentato alcune proposte alla Consap: ottimizzare i livelli di competenza e formazione del perito; redigere un elaborato con criteri univoci e condivisibili anche con gli altri player della filiera, come autoriparatori e le case costruttrici; valutare, sempre con un elaborato, i valori commerciali dei veicoli servendosi di una ricerca di mercato.