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  • Ruggero Frecchiami

13/02/2020 ASSIMOCO, PRIMI PASSI DA SOCIETÀ BENEFIT

Nel corso di quest'anno, Assimoco pubblicherà la sua prima "relazione annuale di impatto" complessivamente generato dalla compagnia nella sua attività di impresa. L'assicurazione del Credito cooperativo ha specificato che questo documento è legato al cambiamento dello stato giuridico della compagnia, che l'anno scorso si era trasformata in società benefit. Cioè in una tipologia di azienda, introdotta da una legge del 2010, che ha integrato nel suo oggetto di attività l'impegno ad avere un impatto positivo su società e ambiente, affiancando questi obiettivi a quello del profitto. La trasformazione, ha ricordato Assimoco, si  affiancata all'ottenimento della certificazione B-Corpottenuta proprio effettuando modifiche statutarie che esplicitino i loro impegni, oltre che rispondendo a un questionario sul rispetto dei criteri minimi ambientali e sociali.

La relazione valuterà anche l'avanzamento delle tre promesse che Assimoco si è impegnata a mantenere. La prima è rivolta ai 400 dipendenti: l'obiettivo è renderli soddisfatti del loro lavoro e sviluppare il senso di identità nei confronti dell'azienda. "In questa direzione", ricorda una nota della compagnia, "l’impegno più importante è quello di costruire un ambiente di lavoro fondato sulla centralità delle relazioni fra le persone, guidate da uno scopo comune da perseguire". Il percorso di Assimoco parte dalla classifica Best place to work, in cui la compagnia è presente dal 2015.

Il secondo impegno è nei confronti dei clienti e degli intermediari. Nel caso degli assicurati, la compagnia punta a identificare le loro reali necessità e, partendo da quelle, a proporre offerte assicurative e servizi studiati per le necessità di famigllie, Pmi, terzo settore e consumo critico. Per quanto riguarda gli intermediari, invece, l'assicurazione promette di fornire assistenza per semplificare l’attività assicurativa e di instaurare una relazione basata sull’ascolto e la vicinanza.

Infine, il terzo impegno (che, tra l'altro, la compagnia ha indicato nel suo statuto): attivare un sistema di welfare integrato. L'obiettivo è costruire un modello che possa favorire il benessere delle persone (siano essi lavoratori dipendenti, autonomi, o non occupati) e di Pmi ed enti del terzo settore. “Da sei anni pubblichiamo un rapporto sul neo-welfare", ha aggiunto Ruggero Frecchiami (nella foto), direttore generale del gruppo Assimoco, "che analizza le esigenze della popolazione italiana e i loro mutamenti e dà voce a casi virtuosi nazionali e internazionali per fare in modo che anche il sistema possa fornire risposte esaurienti ai cittadini. Questo studio, fin dall’edizione 2014, viene presentato a Roma, alla presenza delle istituzioni”.

Nel 2016, inoltre, la compagnia aveva dato il via alle Rete del welfare, network di aziende che, mediante i consulenti delle società che aderiscono al progetto, fornisce ai clienti del mondo cooperativo un servizio di educazione finanziaria.

Assimoco aveva ufficialmente cambiato il suo stato giuridico alcuni mesi fa (per la precisione il 28 ottobre, data dell'approvazione da parte dell’assemblea straordinaria), mentre la pratica che riguarda le modifiche era stata registrata in camera di commercio il 20 dicembre. Il cambiamento, sostiene Frecchiami, "ne fa la prima compagnia italiana ad aver acquisito la qualifica di società benefit, sia la prima certificata B Corp".

Enrico Levaggi

https://www.assimoco.it