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  • Riccardo Zanon

30/11/2022 WELFARE AZIENDALE, OPPORTUNITÀ E RISCHI

Il decreto Aiuti approvato in consiglio dei ministri alza il tetto dei fringe benefit aziendali dai 600 ai 3.000 euro. La misura, che si applicherebbe a 2,5 milioni di lavoratori, è esente da contributi e durerà fino a fine anno: dovrebbe servire, tra le altre cose, a fronteggiare il caro bollette.

Una norma, questa, che secondo Riccardo Zanon (nella foto) - avvocato, consulente del lavoro, e autore del libro Welfare Aziendale. Tutti i segreti che nessuno ti ha mai svelato per far si che i tuoi dipendenti aumentino il fatturato - rappresenta un aiuto ai lavoratori. “Perché”, spiega Zanon, “liberalizza il welfare aziendale e lo rende più facile da impostare e maggiormente libero da rischi per un'impresa”.

Ma attenzione: utilizzare in maniera scorretta questa opportunità potrebbe rivelarsi un boomerang. “Se male interpretata dalle aziende, questa misura può rappresentare un rischio prima di tutto per loro stesse”, puntualizza Zanon. “Non sempre con i buoni spesa riusciamo ad andare incontro alle esigenze dei nostri dipendenti. Prevedere, per esempio, una cassa sanitaria che funziona permette al nostro lavoratore di avere un risparmio su visite ed esami medici superiore rispetto alla spesa a cui facciamo fronte, e che il lavoratore avrebbe sostenuto nel pagarsi le singole visite. Inoltre, molte casse mediche prevedono attività di prevenzione: l’azienda riduce quindi il rischio di malattia e infortuno, quindi i costi. Inoltre, dal momento che il welfare aziendale è anche comunicazione, le imprese rischiano di utilizzare uno strumento - il buono - senza un pensiero, una ragione di fondo che possa valorizzarlo come scelta nei confronti dei lavoratori”.

E' il caso, secondo Zanon, degli interventi per fronteggiare il caro-bollette: “si passi il messaggio ai lavoratori che erogate questo servizio perché ci tenete a loro e volete lasciarli tranquilli in un momento di difficoltà. Questo rende la misura per nulla scontata agli occhi e orecchie dei propri dipendenti”.