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20/11/2015 SNA, IL CONGRESSO CAMBIA LO STATUTO

Giornata più tecnica, la seconda del 48esimo congresso Sna. Momento clou del programma, infatti, il cambio dello statuto del principale sindacato degli agenti assicurativi. In discussione il capo sesto dell'articolo 16, che riguarda l'adesione dei gruppi aziendali all'organismo di categoria: la proposta del direttivo era di introdurre cambiamenti tali da consentire a piccoli gruppi di potersi associare al sindacato. Il testo originale... Il testo in discussione recitava: 'I gruppi aziendali riuniscono gli agenti operanti per una o più imprese di assicurazione, purchè facenti parte del medesimo gruppo finanziario. Per ottenere il riconoscimento da parte del sindacato il gruppo aziendale deve trasmettere all'esecutivo nazionale il proprio statuto e l'elenco degli agenti che hanno dato la loro adesione. Il riconoscimento di un nuovo gruppo aziendale avviene qualora:' 1) raggruppi almeno il 33% degli agenti operanti per l'impresa, col minimo di 30 agenti aderenti;'2) almeno 1/3 degli agenti aderenti al gruppo aziendale siano iscritti al sindacato;'3) lo statuto del gruppo aziendale non contenga norme contrastanti con lo statuto Sna'.' ... e quello modificato Ecco, invece, il nuovo testo proposto dall'esecutivo Sna: 'I gruppi aziendali riuniscono gli agenti operanti per una o più imprese di assicurazione. Il gruppo aziendale che desidera avere il riconoscimento da parte del sindacato deve trasmettere all'esecutivo nazionale il proprio statuto e l'elenco degli agenti che hanno dato la loro adesione. Il riconoscimento di un nuovo gruppo aziendale avviene qualora:'1) almeno 25% degli agenti aderenti al gruppo aziendale siano iscritti al sindacato;'2) lo statuto del gruppo aziendale non contenga norme contrastanti con lo statuto Sna'. Una valanga di sì. Alla fine hanno vinto il presidente di Sna, Claudio Demozzi, e il suo esecutivo: la votazione ha sancito, a larghissima maggioranza, il cambio della carta fondamentale del sindacato: su 300 votanti (di persona o per delega), solo in cinque hanno respinto la proposta di cambiamento. Fondo, ancora tu... Il resto della giornata ha visto ancora il Fondo pensione agenti come protagonista. In particolare, la sezione di Padova ha portato all'assemblea le istanze dei giovani, proponendo una mozione (poi approvata con voto unanime) che paventava la possibilità di "frattura generazionale": è stato sottolineato che, proseguendo questa situazione, in futuro potrebbe verificarsi un blocco di versamenti, che creerebbe ulteriori squilibri tra gli intermediari esperti e quelli più giovani. Più che una critica alle posizioni dello Sna, la mozione ha voluto essere uno sprone per creare un dibattito, finalizzato a un cambio di strategia. Sollecitato anche un referendum tra tutti gli agenti, in grado di decidere il futuro del Fonage.Pronta la risposta di Demozzi, che, a chiusura del congresso, ha chiesto alle voci critiche di far pervenire al direttivo Sna pareri legali che possano suffragare nuove scelte strategiche. Ma, prima del presidente, è stato Tonino Rosato a sostenere che i problemi del Fonage non sono tecnici, bensì politici: 'l'Ania', ha sostenuto il delegato della sezione provinciale di Roma, 'vuole distruggere l'ultimo baluardo di contrattazione di primo livello'. Un tema su cui il sindacato si è mostrato molto sensibile anche in questa due giorni congressuale sanmarinese, conclusa quando il cielo era ormai scuro. di Enrico Levaggi Per maggiori informazioni visita il sito: www.snaservice.it