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07/03/2023 REGOLAMENTO 51, SI INTENSIFICANO LE PROTESTE

Si intensificano le proteste degli agenti assicurativi contro il regolamento 51/2022, che dal 1 marzo scorso ha introdotto la preventivazione obbligatoria Rc auto attraverso Preventivass, piattaforma messa a disposizione dall'autorità di vigilanza del settore.

In pratica, gli intermediari devono obbligatoriamente comunicare al cliente l'ammontare del premio auto di tutte le compagnie di cui hanno un mandato. Un'operazione che deve essere effettuata a ogni rinnovo di contratto, a meno che il consumatore non lo abbia già fatto per suo conto.

 

Sna. Alla fine dello scorso mese, Sna ha proclamato uno sciopero a oltranza contro il regolamento. No, non si tratta di un'astensione dal lavoro, ma di un'iniziativa di "disobbedienza civile" (con le parole del presidente Claudio Demozzi). In pratica, chi aderisce all'azione si rifiuta di effettuare i preventivi resi obbligatori dal regolamento 51.

"La disobbedienza civile", ha affermato Demozzi in un articolo su Sna Channel, organo ufficiale del sindacato, "prende origine dal mancato riscontro alla richiesta, sottoposta da Sna all’istituto di vigilanza, di postergare l’entrata in vigore della normativa, almeno fino alla fine dell’anno, per consentire l’auspicato intervento del legislatore consistente nel modificare i numerosi aspetti controversi contenuti nella norma primaria, o quantomeno per favorire l’individuazione di eventuali soluzioni negoziali concordate dalle parti".

Una posizione rafforzata lo scorso 1 marzo, data in cui Sna – recita una lettera del suo presidente Claudio Demozzi a Ivass, Ania, ministero delle Imprese e Agcm - "ha deliberato di respingere il contenuto delle circolari diramate dalle mandanti aventi ad oggetto le procedure applicative dello stesso. Si rammenta ", ha proseguito Demozzi, "che in virtù dell’articolo 1427 del codice civile 'il contraente il cui consenso fu dato per errore, estorto con violenza o carpito con dolo, può chiedere l’annullamento del contratto secondo le disposizioni vigenti', pertanto ogni dichiarazione che sia riconducibile al medesimo articolo espone gli agenti a conseguenze delle quali non intendono e non possono farsi carico. Inoltre, si rammenta che la sentenza del Tar Lazio ha annullato l’articolo 11 lettera C) del regolamento Ivass numero 51, per cui non è accettabile che l’impresa mandante ripristini obblighi cassati dal tribunale amministrativo. Rimane del tutto irrisolto il tema dei plurimandatari che dovrebbero procedere con interrogazioni singole extra-sistema, chiaramente inattuabili".

 

Anapa. Anapa, da parte sua, ha inviato una lettera al ministero delle Imprese e all’Ivass chiedendo il rinvio dell'entrata in vigore del provvedimento al prossimo 30 giugno. Con l'obiettivo di permettere "a tutto il sistema nel suo complesso, di individuare e realizzare uno strumento efficiente e funzionale alle finalità della norma", afferma l'associazione in una nota.

"Nello specifico", prosegue Anapa, "si chiede all’Ivass di comprendere le oggettive difficoltà del contesto attuale, riscontrabili soprattutto nelle occasioni di rinnovo contrattuale, che interessa consistenti numeri per singola realtà agenziale".

“Considerata l’oggettiva impossibilità di rispettare il provvedimento da parte degli intermediari", aggiunge Vincenzo Cirasola, presidente dell'associazione, "riteniamo sia quantomeno opportuno posticiparne l’entrata in vigore in modo da avere il tempo necessario per metter mano alla norma primaria in modo tale da rispettare la tutela della concorrenza e del mercato. Sulla norma e sull’accidentato percorso che ne ha caratterizzato l’emanazione, fin dal 2012 abbiamo sempre espresso contrarietà per la sua incapacità di realizzare le finalità che si prefigge, concentrando l’attenzione del cliente solamente sul prezzo e appesantendo inutilmente l’attività burocratica delle sole agenzie di assicurazione, distraendole dall’ attività di vera consulenza che anche la stipula di una polizza obbligatoria richiede per la tutela del patrimonio di un consumatore”.

 

Confconsumatori. Il regolamento 51 era stato criticato anche da Confconsumatori, che lo scorso 14 febbraio avevano chiesto il rinvio della norma.

"Parte del regolamento", affermava una comunicazione dell'organismo, "è già stata annullata dal Tar e, ad oggi, gli obblighi formali e burocratici previsti in capo agli intermediari non assicurano un serio vantaggio e una seria tutela per il cliente finale (consumatore/assicurato). Confconsumatori", proseguiva la nota, "ritiene che il regolamento vada ripensato e migliorato sotto alcuni aspetti: innanzitutto, l’accesso al preventivatore pubblico presenta ancora elementi di incertezza rispetto ai dati che fornisce, e si riscontrano inoltre alcune discrepanze tra i premi lì esposti e quelli che risultano invece da altri preventivatori diretti sui siti delle compagnie. L’associazione chiede dunque di poter sedere a un tavolo con Ivass e la filiera assicurativa, con l’obiettivo di arrivare a garantire ai consumatori informazioni corrette e complete, senza caricare di obblighi burocratici gli intermediari, e in modo da favorire – con efficacia e con poche, essenziali formalità – la comparazione reale dei prezzi delle polizze e, in particolare, la conoscenza della specifica polizza Rca di cui il consumatore ha bisogno (insieme alle relative garanzie accessorie)".

Enrico Levaggi