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08/03/2016 PIÙ DELLA METÀ DEGLI AGENTI HA COLLABORAZIONI IN CORSO

A tre anni dalla liberalizzazione, più della metà degli agenti italiani ha collaborazioni in corso. è l'indicazione che emerge da un'analisi della società di ricerca e consulenza Innovation Team e presentata nel convegno La tecnologia al servizio dell'intermediario assicurativo, organizzato da Sna (Sindacato nazionale agenti di assicurazione) e Insurance Connect, che si è svolto nei giorni scorsi a Milano presso l'Auditorium Coface. L'evento, a cui hanno partecipato circa 250 addetti ai lavori del settore, ha dato spazio a testimonianze, confronti, risultati di ricerche, interrogativi, e ha visto protagonisti agenti, manager di compagnie, broker, giuristi, esperti di tecnologie digitali. Consistente la presenza del Sindacato nazionale agenti, con il presidente nazionale Claudio Demozzi, assieme a Michele Languino, membro dell'esecutivo nazionale di Sna, che ha introdotto i lavori della giornata, nel novero dei principali artefici dell'evento; Roberto Fresia, presidente del comitato gruppi aziendali dello stesso sindacato e Jean-François Mossino, delegato di Sna al Bipar (European federation of insurance intermediaries).Catturare il cliente con Internet. I temi del settore sono stati messi sotto la lente nel corso di tutta la giornata. Alla tavola rotonda svoltasi nel corso della mattinatasull'impatto dell'evoluzione tecnologica nella distribuzione assicurativa, hanno partecipato Paolo Capaccioni, partner Kpmg; Roberto Felici, head of market management Allianz Italy; Andrea Amadei, chief operating officer & retail director Aviva Italia; Sandro Scapellato, direttore marketing & distribution Helvetia Assicurazioni e Danilo Ughetto, direttore del servizio information & communication technology di Assimoco. 'In Italia ci sono oltre 27 milioni di utenti attivi giornalieri sui social network', hanno osservato i relatori, 'questo deve indurre gli operatori assicurativi a riflettere sulla necessità di fare una comunicazione mirata per dialogare con soggetti che prevalentemente non si conoscono'. Ma quale ruolo deve avere la compagnia in questo nuovo scenario? Felici, di Allianz, ritiene che sia utile superare la convinzione che tutto vada incanalato in agenzia; mentre Amadei di Aviva, Scapellato di Helvetia, e Ughetto di Assimoco sostengono che la collaborazione tra compagnia e intermediario debba essere robusta e che il cliente digitale vada veicolato in agenzia.Demozzi: 'Bene il Web, ma coinvolgiamo le agenzie. 'C'è il rischio che una parte della tecnologia venga 'utilizzata da talune imprese assicurative per mettere fuori gioco gli agenti', dichiara Demozzi, 'l'atteggiamento di Sna nei confronti dello strumento tecnologico è assolutamente positivo, ma tutto dipende dall'uso che se ne fa. C'è bisogno di tecnologia e anche di digitale, per rendere più efficiente la distribuzione e migliorare la relazione con il cliente', aggiunge il presidente Sna, 'ma anche la presenza sui social dev'essere indipendente e ben distinta da quella delle imprese, in quanto funzionale agli interessi degli agenti e non di coloro che intendono marginalizzare il ruolo dell'agente'.Social network per sviluppare le relazioni. 'L'agente resta centrale per le compagnie solo se sarà in grado di utilizzare le nuove tecnologie, fornite in buona parte dalle imprese', ricordano altri interlocutori, 'razionalizzare la propria organizzazione, creare nuovi spazi di vendita'. Mentre secondo alcuni addetti ai lavori, i social network sono fondamentali 'non per vendere, ma per gestire relazioni in modo più dinamico'.Cambia il ruolo dei gruppi agenti. Gli agenti cercano sia la collaborazione delle compagnie sia il sostegno dei gruppi agenti. Fresia, presidente del comitato dei gruppi agenti Sna, spiega in che modo stanno mutando le richieste degli intermediari: 'Il ruolo del gruppo agenti è profondamente cambiato: ora ci giungono richieste di servizi tecnologici, formazione aggiuntiva e anche ampliamento dell'offerta. Il gruppo agenti deve saper dare risposte diversificate: per le piccole agenzie che chiedono supporti tecnologici e per quelle grandi che cercano i rischi di nicchia'.Le collaborazioni tra intermediari. Riguardo alle collaborazioni tra intermediari, è stata presentata un'indagine realizzata dalla società di ricerca e consulenza Innovation Team, presentata da Fabio Orsi. A tre anni dallo sdoganamento delle collaborazioni e delle evoluzioni tecnologiche in agenzia, il 56,4% degli agenti italiani ha collaborazioni in corso (di cui il 31,3% con agenti, il 32% con broker tradizionali, il 10,5% con broker grossisti), ma il 70% di questi ne fa un utilizzo tattico, per sopperire a quelle che vengono interpretate come mancanze delle società mandanti in ambiti specifici (in primis per rc auto, rischi professionali, credito e cauzioni). Il giro d'affari tuttavia è ancora poco significativo: per il 46,8% non supera i 10mila euro e per il 37,% va da 10mila a 50mila euro. Intanto le agenzie stanno mutando nel senso di una più ampia diversificazione, infatti solo un terzo intermedia un solo marchio generalista.Temi aperti sulla diffusione del digitale. L'interesse e l'impegno degli agenti verso l'evoluzione delle tecnologie digitali sono stati esaminati nei dibattiti del pomeriggio, grazie alle testimonianze di Ernesto De Martinis, County executive officer Coface Italia; Mirko Odepemko, fondatore del blog Il Broker; Giovanni Caterisano, agente a Como; Gianni Ammirata, agente formatore a Palermo e Gianluca Graziani, di Mediass e Mauro Pecchini, presidente associazione agenti Tua plurimandatari riuniti, che ha annunciato la creazione di Share, una nuova associazione che riunisce le software house assicurative per la distribuzione. Inoltre Mossino, delegato Sna al Bipar, ha parlato della Carta del digitale, firmata all'unanimità da tutte le associazioni europee presenti nell'organismo con sede a Bruxelles: il principio condiviso è che l'evoluzione digitale è favorevole alla professione dell'intermediario, a patto che non diventi una forma d'intermediazione. 'Sono molto soddisfatto per il grande riscontro di presenze, il gradimento espresso dalla platea verso i temi trattati e la qualità dei contributi forniti dai relatori', ha dichiarato Languino, 'nel mondo degli intermediari c'è un grande bisogno di sviluppare una cultura assicurativa indipendente'. Il convegno svoltosi a Milano è stato sponsorizzato da: Coface, Aec, Arag, Axa Assistance, Das Difesa Legale, Doctor Glass, Insurance Arena, Irsa, Koolsite It Solutions Srl, RisparmioPolizza.com. di Antonio Barbangelo Per maggiori informazioni visita il sito: www.snaservice.it ti segnaliamo anche il sito: www.innovationteam.eu