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16/04/2014 FORMAZIONE INTERMEDIARI/4

Fino al 14 marzo scorso, l'Ivass ha messo in pubblica consultazione sul proprio sito (www.ivass.it) lo schema del nuovo Regolamento sui requisiti professionali degli intermediari assicurativi e riassicurativi Su questo tema Iomiassicuro.it ha raccolto le valutazioni delle associazioni di agenti, broker e dei rappresentanti dei consumatori. Ecco l'intervista a Carlo Marietti, presidente di Aiba (Associazione italiana brokers di assicurazione e riassicurazione).Come valutate i contenuti del nuovo schema di Regolamento Ivass?'Complessivamente il giudizio di Aiba è positivo. L'obiettivo di rafforzare i presidi formativi, già disciplinati dal Regolamento 5/2006 per quanto riguarda gli obblighi formativi e di aggiornamento, è pienamente condivisibile. E non potrebbe essere altrimenti, visto che la complessità di una professione multidisciplinare come quella del broker si fonda proprio su una formazione di elevata qualità e su un aggiornamento costante. Proprio la formazione è l'area che assorbe il maggiore impegno, economico e non solo, da parte di Aiba: infatti, operando su mandato del cliente, il successo professionale del broker è determinato dalla sua capacità di soddisfarne le esigenze, un risultato che si può ottenere solo attraverso una formazione professionale continua di elevata qualità, in grado di valorizzare le capacità tecniche di ogni singolo intermediario. Tenuto conto di questo elemento, la linea intrapresa dall'Ivass risponde all'esigenza di adottare standard elevati per rafforzare i requisiti professionali e garantire una formazione e un aggiornamento qualitativamente adatti alle mutevoli necessità del mercato, a tutto beneficio dei consumatori. Tuttavia, non mancano le perplessità'.Quali?' Mi riferisco in particolare alla disposizione che prevede l'obbligo di test finali esclusivamente in aula, con standard tassativi circa le loro modalità, senza prevedere alcuna differenziazione tra i corsi di formazione e quelli di aggiornamento. Una distinzione che invece è mantenuta nelle disposizioni impartite per gli intermediari creditizi dall'Oam (l'organismo degli agenti e dei mediatori creditizi). Riteniamo pertanto auspicabile un'opportuna armonizzazione delle regole con la disciplina prevista per i mediatori creditizi. Infine, andrebbe coordinata nel testo la definizione di 'reti distributive'. All'interno dell'articolo 2 ne viene data un'accezione generica, senz'altro condivisibile, ma che non viene poi successivamente utilizzata in maniera armonica. Per una maggiore chiarezza, in particolare sulle responsabilità inerenti il controllo delle stesse, la definizione di reti distributive dovrebbe ricomprendere solo gli intermediari soggetti al controllo da parte delle imprese, cosa peraltro più volte ribadita dall'Ivass. Pertanto, gli intermediari iscritti alla sezione B del Rui non dovrebbero essere compresi in questa definizione. Suggeriremmo pertanto di utilizzare il termine 'rete distributiva' quando la norma fa riferimento ai soli iscritti alle sezioni A, C e D che operano sotto il controllo delle imprese assicurative'.Quali sono le novità più importanti del nuovo Regolamento?'Uno degli aspetti da sottolineare del nuovo Regolamento è senza dubbio l'equiparazione dei corsi di formazione svolti in aula a quelli tenuti in videoconferenza e in modalità e-learning'.In tema di formazione quali sono gli aspetti che meritano una particolare sottolineatura?'Credo sia importante richiamare l'attenzione sul fatto che nell'erogazione di formazione sono coinvolti soggetti strutturalmente ed economicamente molto diversi fra loro. Pertanto, la definizione di un equilibrato level playing field dovrebbe privilegiare contenuti e qualificazione, senza appesantimenti organizzativi che vanno a incidere negativamente sulle strutture'. di Antonio Barbangelo Per maggiori informazioni visita il sito: www.aiba.it