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  • riparazione

21/12/2022 CARO RIPARAZIONI, FEDERCARROZZIERI LANCIA L'ALLARME

Allarme sull'aumento dei costi e la dilatazione dei tempi di attesa per la riparazione delle auto. A lanciarlo, l'associazione di categoria Federcarrozzieri, che attribuisce la responsabilità soprattutto ai pezzi di ricambio, voce che – secondo una nota dell'organizzazione di categoria, “incide per circa il 70%” sul costo medio degli interventi. “Ulteriori aumenti”, si legge nel comunicato” sono previsti per il 2023, con spese destinate a salire in media del +15% rispetto a inizio 2022”.

L'associazione dei carrrozzieri ha proposto due esempi: la riparazione di un paraurti posteriore di una piccola utilitaria tamponata (che costerà in media 1.950 euro contro i circa 1.700 dello scorso gennaio), la sostituzione del parabrezza di una city car (da 1.120 a 1.300 euro) e il danneggiamento delle porte laterali di un suv di fascia alta (da 9.700 a 11.200 euro).

Ma non è tutto. Le difficoltà di approvvigionamento delle materie prime causano anche un aumento dei tempi di riparazione, fino al 20% in più.

A causa dei due fenomeni, afferma Davide Galli, presidente di Federcarrozzieri, “un numero crescente di consumatori si sta rivolgendo per interventi di riparazione a carrozzieri improvvisati privi di qualsiasi autorizzazione, che per marginalizzare i costi ricorrono a ricambi di costo e qualità inferiore, spesso eseguendo lavori in modo approssimativo così da ridurre i tempi, con conseguenze sia sulla qualità del servizio, sia sulla sicurezza stradale”.

Per arginare questo fenomeno, esistono linee guida per la riparazione dei veicoli a regola d’arte (articolo 1 comma 10, legge Concorrenza n. 124 del 2017), che vincolano il carrozziere a informare il cliente fin dal preventivo sui ricambi da sostituire, identificati con il loro codice, con prezzo e tipologia. Obbligatorio anche indicare ore e tariffe di manodopera e costi scorporati di materiali vernicianti e consumo e spese per lo smaltimento dei rifiuti.

Enrico Levaggi