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  • La presentazione del Rapporto annuale del Cesia

31/05/2018 INTERMEDIARI, SEMPRE PIÙ SINISTRI PER MANCATA INFORMAZIONE AL CLIENTE

L’inosservanza dell’obbligo d’informazione e consulenza è all’origine del 22% dei sinistri di responsabilità civile degli intermediari assicurativi, e pesa per il 35% sul totale delle richieste di risarcimento pervenute in Italia nel periodo 2014-2017 a Cgpa Europe, la compagnia specializzata nella responsabilità civile degli intermediari assicurativi. E’ un peso ancora inferiore a quello del mercato francese, dove nel 2017 il mancato assolvimento dell’obbligo d’informazione e consulenza è stata la causa del 57,7% dei sinistri registrati da Cgpa, ma segnala una direzione inequivocabile.

L’evoluzione del rischio di responsabilità civile, con particolare riferimento alle recenti pronunce della magistratura, è stata discussa in occasione della presentazione del Rapporto Annuale 2017 del Cesia (Centro studi intermediazione assicurativa, promosso da Cgpa Europe), che si è tenuta ieri a Roma (nella foto un momento dell’incontro).

Alla presentazione, di fronte a una platea di agenti, broker, legali e istituzioni del mercato assicurativo, sono intervenuti Massimo Michaud, Coordinatore del Cesia, e Sara Landini, Docente di diritto privato e di diritto delle assicurazioni all’Università di Firenze e componente del Comitato scientifico dello stesso centro Studi.

Alla tavola rotonda, moderata dall’avvocato Alessandro Calzavara, hanno partecipato Giovanna Volpe Putzolu, Professore emerito di diritto delle assicurazioni all’Università di Roma “La Sapienza” e Presidente del Comitato scientifico del Cesia, Paola D’Ovidio, Magistrato presso il Massimario della Corte di cassazione, Patrizia Pompei, Presidente della quinta Sezione civile del Tribunale di Firenze, Lorenzo Sapigni, Rappresentante generale per l’Italia di Cgpa Europe. La tavola rotonda ha approfondito in particolare il delicato problema della formula claims made nelle polizze di rc professionale, su cui è attesa in tempi brevi una nuova pronuncia della Corte di Cassazione.

L’Italia segue la tendenza della Francia. Il confronto con il mercato francese, dove il ruolo di consulenza esercitato dagli intermediari assicurativi è codificato da lungo tempo, è di particolare interesse perché fornisce indicazioni sull’evoluzione in Italia, dove il ruolo di consulenza attribuito agli intermediari sta consolidandosi, ed è chiaramente recepito negli orientamenti della 
giurisprudenza, con relativi effetti sul profilo di rischio di responsabilità civile.

In Francia, nel 2017, il mancato assolvimento dell’obbligo d’informazione e consulenza dell’intermediario si è collocato al primo posto tra le cause di sinistro (57,7%) seguìto a lunga distanza dagli errori amministrativi (9,6%). I dati sui sinistri denunciati e le richieste di risarcimento raccolti in Italia da Cgpa Europe nel quadriennio 2014-2017 (vedi le tabelle allegate) indicano il primato degli errori amministrativi e di gestione (59,5%) seguiti dal mancato assolvimento dell’obbligo d’informazione e consulenza (22%) e dall’infedeltà dei collaboratori con danni all’agenzia (12,7%). Se però l’analisi si estende alle richieste di risarcimento, il mancato assolvimento dell’obbligo d’informazione e consulenza pesa per il 35%, precedendo gli errori amministrativi e di gestione (34%) e l’infedeltà dei collaboratori con danni a terzi (24%).

“Anche in Italia stiamo assistendo a un’evidente evoluzione del ruolo esercitato dagli intermediari e a una crescita delle attese degli assicurati”, ha sottolineato Sapigni, “agli intermediari si chiedono capacità di leggere i bisogni individuali, proporre soluzioni coerenti e, soprattutto, affiancamento al cliente lungo la durata del contratto. E’ un ruolo di consulente a tutto tondo, che implica un attento lavoro di prevenzione del rischio di responsabilità civile”.

www.cgpa-europe.it