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  • Terremoto

23/11/2021 CALAMITÀ, STOP CONSUMATORI ALLE POLIZZE OBBLIGATORIE

I consumatori bocciano la proposta di rendere obbligatorie le coperture sulle calamità naturali, avanzata ieri dall'Ania nel confronto con le commissioni di camera e senato sulla legge di Bilancio.

In particolare, Assoutenti ha espresso contrarietà "a qualsiasi ipotesi di polizza obbligatoria sui cambiamenti climatici che non preveda tariffe calmierate e la partecipazione degli utenti alla definizione dei costi in capo alle famiglie", recita una nota dell'associazione.

“Sembra proprio che le compagnie di assicurazioni vogliano guadagnare anche sul clima", afferma il suo presidente Furio Truzzi, "spingendo il governo a inserire in manovra polizze obbligatorie sulla casa tese a coprire i danni legati a eventi climatici. La mutualità deve essere effettiva anche perché alcune zone del paese sono più soggette a subire eventi climatici avversi rispetto ad altre aree dove questi fenomeni non si registrano o sono assai più rari, e una polizza obbligatoria sul clima non adeguatamente formulata creerebbe evidenti disparità tra cittadini, aprendo la strada a speculazioni inaccettabili sulle tariffe delle polizze praticate agli utenti. Per questo motivo", ha proposto Truzzi, "chiediamo al governo di non inserire in manovra alcuna polizza obbligatoria sul clima senza aver prima consultato le associazioni dei consumatori, e senza aver definito tariffe calmierate e in grado di contenere i costi di un simile provvedimento per le famiglie italiane”.

“Si tratta di una misura vergognosa che arricchirebbe le casse delle compagnie di assicurazioni senza difendere realmente i cittadini dai danni climatici, rincara la dose Luigi Gabriele, presidente di Consumerismo No Profit. "Non è possibile obbligare i cittadini a stipulare polizze contro i cambiamenti climatici, anche e soprattutto in considerazione che la cura del territorio e gli interventi contro il dissesto idrogeologico sono a carico dello stato, che deve garantire la sicurezza delle abitazioni private. Un simile obbligo scaricherebbe sui consumatori le responsabilità dei danni derivanti dal clima, e rappresenterebbe l’ennesimo balzello in capo ai proprietari di case che, tra le altre cose, aprirebbe la strada a speculazioni da parte delle imprese assicurative, considerando che a fronte di un obbligo per gli utenti vi sarebbe la totale libertà per le compagnie di praticare le tariffe che preferiscono, con una evidente disparità tra cittadini e assicurazioni”.

 

https://www.assoutenti.it

https://associazione.consumerismo.it