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  • assicurazione salute

08/06/2022 PIÙ ASSICURATI NELL'ITALIA DEL COVID

Precarietà. Ma anche incertezza sulle prospettive finanziarie. Sono le percezioni che il Covid ha lasciato a circa un italiano su due secondo una ricerca Bva-Doxa, realizzata per la seconda edizione dell'Osservatorio Change Lab, Italia 2030 di Groupama Assicurazioni.

In particolare, quasi un italiano su due (il 48%) è angosciato da un'impressione di precarietà, mentre il 42% è preoccupato per le prospettive economiche e il 33% risparmia di più.

Il senso di instabilità - amplificato, per il 60% degli intervistati, dalla guerra russo-ucraina - porta anche pessimismo sulla speranza di vita media, già passata dagli 83 anni del 2019 agli 81 di oggi: per il 41% (51% per i giovani) si ridurrà ancora di più.

 

Più polizze. Per arginare il pessimismo, molti intervistati meditano di sottoscrivere una polizza: il 13% afferma di averla già sottoscritta, il 28% lo avrebbe fatto, ma ha rinunciato per motivi economici e il 40% dei single con figli piccoli è pronto ad assicurarsi.

Le soluzioni più diffuse in tempo di Covid coprono salute (46%), vita (38%), casa (34%) e previdenza integrativa (31%); il 24% ha acquistato anche soluzioni assicurative di investimento.

"Non stupisce", afferma Pierre Cordier, amministratore delegato e direttore generale di Groupama Assicurazioni. constatare che il clima di crescente incertezza degli ultimi anni abbia alimentato negli italiani uno spiccato e crescente bisogno di protezione della propria salute, della propria casa, inizialmente percepita come una "prigione" (durante il primo lockdown) ma subito diventata il rifugio sicuro dei propri beni e degli affetti, e della propria famiglia”.

"L'istinto di sopravvivenza e lo spirito di rinascita post pandemia hanno spinto gli italiani a imparare che occorre sacrificare il superfluo per salvare il necessario; è auspicabile abbandonare i pregiudizi per affidarsi alle competenze scientifiche", aggiunge Domenico De Masi, professore di Sociologia del lavoro alla Sapienza di Roma. "Non si può più negare che il mondo è globalizzato e che viviamo ormai in un unico, grande villaggio, dove conviene agire in modo che la solidarietà prevalga sull'egoismo. E' innegabile che oggi più che mai gli italiani sentano più mordente la paura e cerchino di soddisfare i nuovi bisogni di protezione e di sicurezza, rifugiandosi nella famiglia e nei risparmi, salvaguardando il più possibile la salute e facendo ricorso a nuove soluzioni assicurative".

"Le persone hanno iniziato a comprendere che incertezza e cambiamento sono aspetti intrinseci del nostro tempo", conclude Matteo G. Caroli, ordinario di Gestione delle imprese internazionali e associate dean per la ricerca e la consulenza alla Luiss Business School. "Chiedono ora strumenti capaci di sterilizzarne i possibili impatti negativi, ma anche di trarre vantaggio dalle opportunità che sono sempre insite nelle innovazioni. I prodotti assicurativi hanno le caratteristiche per soddisfare al meglio questa esigenza: la sfida è farlo percepire, anche attraverso un'adeguata educazione finanziaria. E la crescente propensione al risparmio, che i dati mostrano, evidenzia la volontà delle famiglie italiane di attrezzarsi per affrontare al meglio i cambiamenti del futuro. Ecco perché sono visti con grande favore gli strumenti che garantiscono il mantenimento del capitale e minori rischi. Un orientamento che sottolinea una notevole domanda potenziale anche per i prodotti assicurativi vita e risparmio”.