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  • Simone Ranucci Brandimarte

22/06/2020 PER I MILLENNIALS, ASSICURAZIONE NON È PIÙ SOLO AUTO

L'assicurazione è solo auto? Non è così. O almeno non lo è più. Lo afferma il sondaggio Assicurazioni e millennials, realizzato da Italian Insurtech Association con la collaborazione di Yolo, su un campione di 1.000 italiani nati tra il 1982 e il 1997.

Secondo la ricerca gran parte dei ragazzi è disposta – diversamente da quanto accadeva prima dell'emergenza sanitaria - ad acquistare una polizza non Rca. Purché la compagnia che la vende sia affidabile, innovativa e crei offerte semplici e intuitive. E soprattutto non care.

Prima della pandemia, evidenzia il sondaggio, solo il 22% degli over 23 aveva acquistato una polizza non auto; oggi invece il 53% la sottoscriverebbe. Insomma: il coronavirus ha cambiato la percezione dei ragazzi verso il mondo assicurativo (almeno nel 54% dei casi). Fra i comparti di nuovo interesse, le soluzioni vita, salute e protezione reddito.

Ma quali sono le caratteristiche più importanti del prodotto? A guidare la classifica, naturalmente, il prezzo (75%); seguono chiarezza (58%), semplicità (21%) e processo di acquisto intuitivo (11%). Ad allontanare i ragazzi dalle polizze c'è, invece, il linguaggio poco chiaro (70%) e la paura di essere truffati (55%). Oltre a questo, la ricerca osserva che il 34% non sa dove sottoscrivere le polizze, mentre il 25% non ne comprende il valore.

In ogni caso, vedremo presto se le intenzioni, espresse dai millennials, di acquistare prodotti assicurativi diversi dalla Rca si tramuteranno in realtà. Perché finora, nei fatti, non è cambiato ancora niente: i giovani sono ancora ancorati alla Rc auto (sottoscritta dal 63% fra i 23 e i 30 anni e dall'82% nella fascia 30-38), mentre le polizze casa, al secondo posto, sono ancora ferme al 9% per il primo gruppo e al 17% nel secondo.

“I millennials", commenta Simone Ranucci Brandimarte (nella foto), presidente dell'Italian Insurtech Association, "costituiscono oggi meno del 25% del mercato assicurativo, ma arriveranno al 45% entro il 2030 ed al 75% entro il 2040. Rappresentano un segmento di importanza strategica perché segnalano esigenze e aspettative da incorporare nei modelli d’offerta, distribuzione e comunicazione di domani. I risultati del sondaggio sono emotivamente condizionati dalla crisi pandemica, ma evidenziano anche questioni che resteranno centrali nel prossimo futuro, prime tra tutte la trasparenza della comunicazione e l’accesso digitale ai prodotti. Su questo l’industria assicurativa dovrà certamente lavorare molto”..