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04/04/2014 FORMAZIONE INTERMEDIARI/3

Un intento lodevole, anche se restano perplessità su alcuni punti del provvedimento: Massimo Congiu, presidente di Unapass, esprime il suo punto di vista sullo schema del nuovo Regolamento sui requisiti professionali degli intermediari assicurativi e riassicurativi che nelle settimane scorse è stato messo in pubblica consultazione dall'Ivass sul proprio sito (www.ivass.it). Come valutate i contenuti dello schema di Regolamento?'Unapass Rete ImpresAgenzia, riconosce l'attività svolta dall'autorità nell'intento di riunificare e armonizzare la disciplina in materia di requisiti professionali degli intermediari assicurativi e riassicurativi. Pur tuttavia esprime alcune perplessità in riferimento alle innovazioni riguardanti i requisiti dei soggetti formatori, le modalità di accertamento delle competenze acquisite e i controlli delle imprese sulla rete distributiva che impattano negativamente sul sistema, producendo un innalzamento di costi che andranno ribaltati sulle reti stesse, e in ultima analisi sul consumatore finale'.Entriamo più in dettaglio.'Nello specifico, con riferimento ai soggetti tenuti all'erogazione della formazione e dell'aggiornamento, si ritiene necessario specificare la possibilità che l'organizzazione o l'erogazione della formazione possa essere affidata a soggetti diversi dalle imprese o degli intermediari iscritti nelle sezioni A, B o D, anche in considerazione del fatto che i soggetti tenuti all'obbligo formativo nei dodici mesi precedenti l'iscrizione hanno rapporti contrattuali di varia natura con l'intermediario e che, a tutti gli effetti, non esiste in tal caso (ancora) un'impresa preponente. Per le modalità di accertamento delle competenze acquisite si ritiene che il test di verifica non debba essere effettuato esclusivamente in aula, soprattutto alla luce di quanto stabilito in merito alla modalità equivalente all'aula, ben potendo essere svolto anche in un secondo momento, previo ripasso della materia trattata e visione del materiale usato per la docenza. Il test estratto a sorte tra almeno tre esemplari diversi appare ridondante e oneroso, anche alla luce dell'obbligo di conservazione della documentazione, così come l'individuazione di un responsabile del corretto svolgimento del test, che non appare coerente con l'intenzione di semplificare e snellire le procedure. Allo stesso modo l'obbligo di produrre documentazione inerente il corretto svolgimento del test nonchè dei verbali della procedura di esame non paiono corrispondere a una normale procedura di aggiornamento professionale o di formazione'. Quali altri punti ritenete utile evidenziare?Con riferimento ai soggetti formatori si ritiene pressochè inutile la distinzione tra formazione e aggiornamento, soprattutto con riguardo alla certificazione di qualità che garantisce rispetto formale delle procedure cui non necessariamente corrispondono medesimi standard di sostanza. Sul punto riguardante i controlli interni delle imprese sulle reti distributive, si ritiene superflua l'approvazione dell'organo amministrativo entro il 31 marzo e la finalità di garantire la formazione iniziale, ricordando come la formazione riguarda soggetti che non sono ancora iscritti al registro e che nella pluralità dei casi non hanno rapporti con l'impresa mandante dell'intermediario per il quale essi lavorino. di Antonio Barbangelo Per maggiori informazioni visita il sito: www.unapass.it