CLOSE

This website uses cookies. By closing this banner or browsing the website, you agree to our use of cookies. CLOSE

  • scartoffie

25/11/2021 DE POLIS (IVASS): ANCORA TROPPO ASSICURESE NELLE POLIZZE

La Idd vincola il mondo assicurativo alla trasparenza nelle fasi di promozione, collocamento e gestione dei contratti assicurativi. E a un linguaggio chiaro e sintetico, di facile lettura. Insomma: a misura di cliente. Ma questo traguardo è ben lungi dall'essere raggiunto. Lo ha affermato stamattina Stefano De Polis, segretario dell'Ivass, al webinar Gli effetti della pandemia sui contratti assicurativi: più trasparenza, equità e nuovi servizi?, organizzato da Aida.

"Dal nostro osservatorio", ha detto De Polis, "la concreta applicazione dei principi richiamati è oggi lontana da una situazione che potrebbe dirsi ottimale", anche a causa della "complessità nella struttura dei contratti" e di "un'impostazione linguistica datata e stratificata".

Una situazione, dunque, molto distante da quanto previsto dalla Plain Language Association International, secondo cui "un testo è chiaro quando permette ai destinatari di trovare facilmente ciò di cui hanno bisogno, di capire ciò che trovano e usare quelle informazioni. A questi principi dovrebbe ispirarsi il lavoro di revisione tenendo conto anche del concreto livello di alfabetizzazione assicurativa della clientela".

L'Ivass, da parte sua, ha sollecitato fin dal 2016 un'iniziativa in questo senso (Contratti semplici e chiari), che ha portato a un tavolo tecnico coordinato dall’Ania e composto da varie associazioni dei consumatori e degli intermediari assicurativi. Tavolo che ha poi stilato, due anni dopo, le linee guida per la semplificazione dei contratti assicurativi.

"I risultati del progetto", ha affermato De Polis, "si sono dimostrati tuttavia al di sotto delle aspettative. L’esame della contrattualistica revisionata in attuazione delle linee guida mostra come, in alcuni casi, sia stata condotta dall’industria un’opera di adeguamento più che altro formale alle indicazioni".

Obiettivo "non raggiunto", dunque, con le inevitabili lamentele dei clienti e, a volte, anche "reclami e contenziosi".

Su questo fenomeno, ha affermato De Polis, ha avuto un forte impatto "la situazione pandemica da Covid-19 che, per i suoi caratteri di eccezionalità" ha imposto una rilettura dei contratti. "I reclami pervenuti, seppur con diverse sfumature, evidenziavano dubbi interpretativi circa l’applicazione delle clausole contrattuali standard nel contesto della situazione di eccezionalità costituita dalla pandemia. Le segnalazioni dei consumatori hanno riguardato prevalentemente le polizze viaggi (64%), le polizze vita e salute (16%), il settore Rc auto (14%) e le perdite pecuniarie (6%)".

La lezione della pandemia, ma anche la digitalizzazione ("che richiede contratti brevi da sottoscrivere in un clic") dovranno accelerare la campagna di sburocratizzazione del linguaggio. Secondo De Polis, il mondo assicurativo dovrà quindi imboccare la strada della "semplificazione coraggiosa, che coinvolga la struttura dei contratti, la standardizzazione dei concetti chiave, la revisione del linguaggio e dei comportamenti distributivi"; da questa operazione "deriverebbero benefici anche in termini di gestione dei rischi legali, connessi al potenziale contenzioso derivante da modelli negoziali poco trasparenti. Alla transizione ecologica e digitale, è auspicabile che le compagnie aggiungano anche quella contrattuale con un importante contributo alla trasparenza e alla stessa riduzione della endemica sottoassicurazione del nostro paese".

 

https://www.ivass.it