CLOSE

This website uses cookies. By closing this banner or browsing the website, you agree to our use of cookies. CLOSE

06/10/2013 AON FA IL PUNTO SULLA RC PROFESSIONALE

Circa un operatore su due è già assicurato: resta al palo l'area decisamente più critica, la sanità, dove la situazione è allarmante. A quasi due mesi dall'entrata in vigore dell'assicurazione obbligatoria di rc professionale, scattata il 13 agosto scorso, il mercato si sta gradualmente costruendo. 'Esclusi gli avvocati e gli operatori della sanità, l'obbligo è scattato per circa 700mila professionisti iscritti a una ventina di ordini', spiega Maurizio Ghilosso, amministratore delegato di Dual Italia, compagnia che opera esclusivamente nella rc professionale, in cui è fra i leader, 'si stima che circa la metà degli operatori non abbia ancora stipulato una copertura. Togliendo i dipendenti degli studi professionali, che non sono obbligati ad assicurarsi, vi sono circa 300mila nuove polizze da sottoscrivere. L'introduzione della copertura obbligatoria ha portato a un ampliamento delle garanzie e a una riduzione delle tariffe e, di fronte all'andamento dei sinistri, questa tendenza creerà uno squilibrio tecnico. A causa della crisi economica e della litigiosità degli italiani, inoltre, l'obbligatorietà determinerà un ulteriore incremento delle richieste d'indennizzo da parte dei clienti'. Il punto sulla rc professionale è stato fatto, nei giorni, scorsi, a un convegno organizzato da Aon, leader del settore, in collaborazione con lo studio legale Ferraro Giove e associati e Asla (Associazione studi legali associati) 'Per la prima volta tutti i principali ordini si sono riuniti insieme al mercato assicurativo', ha detto Giorgio Moroni, consigliere di amministrazione di Aon, 'con la presenza dei principali liquidatori di sinistri e degli studi legali, per un incontro di tipo operativo'. La materia presenta ancora alcuni punti interrogativi, come l'assenza di sanzioni chiare e uniformi per chi viola la norma e la mancata previsione, in capo agli assicuratori, della reciprocità dell'obbligo a contrarre: in sostanza, i professionisti devono avere una copertura, ma le compagnie non sono tenute a prestarla. 'Quello della rc professionale è un mondo tutt'altro che omogeneo, con bisogni diversi e complessi', sostiene Marco Dalle Vacche, managing director di Aig Europe, 'la sfida per il futuro è abbattere ulteriormente il prezzo della polizza attraverso convenzioni che catturino intere platee di rischi omogenei, con una distribuzione tecnologicamente sofisticata e meno costosa'. 'Non si può che salutare con soddisfazione l'introduzione dell'obbligo assicurativo in capo al commercialista', sostiene dal canto suo Massimo Mellacina, Coordinatore commissione assicurazioni del Consiglio nazionale dei dottori commercialisti ed esperti contabili, 'ma vi sono difficoltà applicative che derivano dalla normativa. Quest'ultima, infatti, prevede che la mancata stipula della polizza costituisce una violazione deontologica ma non impone al professionista di comunicare gli estremi all'ordine di appartenenza, lasciando incertezza sull'attività di vigilanza che quest'ultimo deve svolgere. Inoltre, chi stabilisce se una copertura è idonea, come richiede la norma?'. Aon gestisce le convenzioni con i rispettivi ordini per le polizze di rc professionale per notai (i primi a partire, sin dal 1999), commercialisti, agronomi e dottori forestali e spedizionieri doganali. Per maggiori informazioni visita il sito: www.aon.it