CLOSE

This website uses cookies. By closing this banner or browsing the website, you agree to our use of cookies. CLOSE

  • Volante

20/12/2019 GLI ATTUARI CONTRO IL BONUS MALUS "FAMILIARE"

Tutti i componenti di una famiglia possono entrare nella classe di merito del suo componente che ha il bonus malus migliore. Lo prevede la nuova legge di Bilancio. Ma l'ordine degli attuari contesta questa misura. I premi assicurativi, recita una nota, "devono essere determinati con criteri “scientifici”, nel rispetto dei principi e delle regole della tecnica attuariale". con l'obiettivo principale di "garantire l’equità dei premi stessi, poiché a rischi più elevati devono corrispondere premi più alti, e viceversa. Tutti i provvedimenti legislativi che impongono “a prescindere” livelli di premi e/o di sconti per gruppi più o meno numerosi di assicurati", prosegue il comunicato, "contravvengono evidentemente a questo basilare principio".

E non solo a quello, secondo l'ordine degli attuari: "il prezzo di ogni bene o servizio", si legge ancora nella nota, "dipende innanzitutto dal suo costo, sia esso noto - perché già sostenuto come avviene nel tradizionale ciclo produttivo - oppure stimato, come avviene nell’attività assicurativa, in cui i ricavi precedono temporalmente i costi. Nell’assicurazione auto i costi sono costituiti essenzialmente dai risarcimenti per sinistri: soltanto il 21% del premio netto è infatti utilizzato per coprire altre voci di spesa".

La norma sulla classe di merito familiare dà, però, una boccata di ossigeno per le famiglie, che vedranno diminuire i costi della copertura. "Si tratta di aspettative realistiche?", si chiede l'ordine degli attuari. "Per rispondere a questa domanda bisognerebbe prima chiedersi quale sarà l’effetto della norma sul costo dei sinistri, l’unico vero parametro per la determinazione del premio: probabilmente nessuno, dal momento che tra le cause e/o concause degli incidenti stradali (imprudenza, distrazione, uso del cellulare, cattiva manutenzione del veicolo e delle infrastrutture e chi più ne ha più ne metta) nemmeno la mente più fantasiosa potrebbe ipotizzare che ci sia il prezzo pagato per la polizza Rca".

Quindi, temono gli attuari, le assicurazioni cercheranno di recuperare i premi mancanti "o addebitandoli agli assicurati che non beneficiano di questa norma (tutte le famiglie con un solo veicolo a disposizione), oppure “spalmandoli” su tutti i contratti in maniera indifferenziata, quindi anche su quelli che hanno già raggiunto la miglior classe di bonus malus per meriti propri. In entrambi i casi non potrà diminuire il premio medio complessivo, ma soltanto la sua distribuzione tra chi potrà beneficiare della norma (famiglie con molti veicoli di proprietà) e chi invece non potrà beneficiarne affatto".

La conseguenza? Che se il numero di auto di proprietà della famiglia è correlato allo stipendio, "la norma penalizzerà di fatto le famiglie con reddito più basso, cioè quelle che possono permettersi un unico veicolo". Quando i premi della Rc auto calano, puntualizza l'ordine degli attuari, "è perché diminuiscono i costi per le società assicurative".

Enrico Levaggi

http://www.ordineattuari.it