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  • Massimo Reale, direttore commerciale Euler Hermes Italia

12/09/2017 ANALISI EULER, IN ITALIA PER INCASSARE UN CREDITO OCCORRONO IN MEDIA 85 GIORNI

Nel 2016 le imprese a livello mondiale hanno atteso 64 giorni prima di ricevere i pagamenti, mentre in Itlaia ne sono necessari 21 in più, cioè 85. Una fetta più sfortunata del 9% a livello mondiale ha dovuto attendere mediamente più di 120. Secondo le previsioni, nel 2017 i giorni d’incasso (Dso) si attesteranno su una media globale di 64 giorni.

Sono le indicazioni che emergono dall’analisi sui giorni d’incasso di un credito per le aziende a livello globale realizzata da Euler Hermes, società del gruppo Allianz e leader mondiale dell’assicurazione crediti. Lo studio, basato su un’analisi dei bilanci di oltre 27mila aziende quotate in 36 paesi, ha fornito le indicazioni sui trend dei Dso in 20 settori merceologici.

I tempi medi d’incasso sono più bassi in Nuova Zelanda, Austria, Olanda, Danimarca, Usa, Svizzera e Australia (rispettivamente 42, 44, 46, 48, 49, 49 e 50) mentre risultano più elevati in Turchia, Italia, Grecia e Cina (rispettivamente con 80, 85, 88 e 89 giorni). Gli analisti di Euler Hermes ritengono che la situazione in Cina meriti un’attenzione particolare perché i suoi tempi medi di 89 giorni nel 2016 hanno raggiunto il picco più alto da nove anni. In Europa occidentale l’attesa media è cresciuta, anche se lentamente (+1 giorno) fino a 61 giorni. La situazione è migliorata nei paesi del Mediterraneo, dove tipicamente superava la media regionale.

In Italia i Dso registrano a fine 2016 un deciso miglioramento, attestandosi a 85 giorni rispetto agli 88 giorni del 2015. Il miglioramento è evidente in tutti i settori del manifatturiero, anche se in alcuni si supera ampiamente ancora la soglia dei 110 giorni. Anche nel 2017 il dato è atteso in miglioramento, con un trend simile grazie allo scenario economico che volge al meglio per l’Italia. Oltre ai crediti in diminuzione per l’accelerata rotazione degli stessi, il fatturato sta accelerando (+2,7% per i servizi nel secondo trimestre e +0,9% per l’industria nel trimestre fino a maggio), spingendo il Pil a un probabile +1,4% nel 2017 e +1,1% nel 2018. Si tratta di valori, seppur inferiori rispetto alla media dell’Eurozona, trainati da tutte le componenti della domanda (consumi, investimenti, export).

“Il contesto attuale e i risultati osservati sui giorni di incasso”, dichiara Massimo Reale, Direttore commerciale Euler Hermes Italia (nella foto), “confermano la ripresa trasversale in tutti i comparti dell’economia italiana. Stiamo registrando miglioramenti sensibili in più settori del sistema produttivo nazionale, in particolare la crescita e la solidità  di meccanica, macchinari e ingegneria, seguiti da automotive e agro-alimentare. Segnali incoraggianti anche dal tessile abbigliamento, da sempre colonna dorsale del manifatturiero di qualità, mentre l’aumento dei prezzi delle materie prime potrebbe portare segnali positivi anche nel settore dell’acciaio. Il trend positivo finalmente comprende anche le Pmi, quelle cioè che maggiormente hanno pagato negli ultimi anni il costo della crisi, sulle quali occorrerà focalizzarsi nel futuro per fare della crescita un percorso sempre più virtuoso”.

www.eulerhermes.it