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30/06/2015 ITALIA SECONDA IN EUROPA PER DENSITÀ DI AGENTI E BROKER

Gli intermediari professionali, agenti e broker, continuano a esercitare un ruolo centrale nel mercato assicurativo europeo. Anche se negli ultimi anni il loro numero complessivo è diminuito, in Italia la loro densità rispetto alla popolazione è fra le più elevate del continente. Sono le indicazioni che emergono dal Secondo Osservatorio europeo sull'intermediazione assicurativa di Cgpa Europe, compagnia specializzata nell'assicurazione dei rischi professionali degli intermediari assicurativi. Lo studio, realizzato in collaborazione con il Monitoring European distribution of insurance (Medi) e con Audencia Nantes, ha analizzato i dati sulla distribuzione assicurativa e le performance delle compagnie nei principali Paesi continentali. A livello europeo, fanno capo ad agenti e broker il 65% dei premi danni e il 52% nei rami vita per un totale nel 2013 di oltre 1.600 miliardi di euro, che rappresentano il 35% del mercato assicurativo mondiale (il Nord America pesa per il 30%, l'Asia per il 27%). 'La pressione competitiva, alimentata dai modelli distributivi fondati sulle tecnologie digitali, continua a far sentire i propri effetti sulla popolazione del mercato', ha spiegato Massimo Michaud, amministratore delegato di Kinetica, che ha presentato lo studio, 'il numero degli agenti è diminuito, nei sei anni dal 2008 al 2013, di 32mila unità (-12%), mentre i broker sono cresciuti di 12.300 unità (+17%). Gli intermediari professionali sono molto redditizi per le compagnie, e la nuova normativa riconosce l'intermediario come funzione autonoma, ma in futuro quest'ultimo non potrà fare tutto da solo: piattaforme di servizio, collaborazioni con i colleghi o integrazione con le compagnie sono alcune delle strade possibili'.La situazione in Italia.In Italia la numerosità degli intermediari professionali permane tra le più elevate del continente, con 234.283 unità (dicembre 2013) tra agenti (35.942), broker (5.285) e collaboratori (193.056) anche se la popolazione del settore sia diminuita negli ultimi anni. Con 508 intermediari assicurativi ogni centomila abitanti, l'Italia è seconda solo all'Ungheria. L'attività distributiva è sempre caratterizzata da una forte prevalenza dei rami danni, che in Italia sono raccolti per l'88,4% dagli intermediari a fronte di una quota nel vita limitata al 15,3%, soprattutto a causa del forte ruolo esercitato dalla distribuzione bancaria. Lorenzo Sapigni, direttore tecnico di Cgpa Europe, ha ricordato l'attività del gruppo, creato in Francia nel 1930 dagli intermediari assicurativi e leader nelle polizze di rc professionale per agenti e broker; Cgpa ha raccolto premi per 31 milioni di euro e conta circa 16mila intermediari assicurati. Per maggiori informazioni visita il sito: www.cgpa-europe.it