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  • Il logo di Reale Foundation

14/03/2022 REALE SI MOBILITA PER I RIFUGIATI UCRAINI

Reale Foundation si mobilita per le famiglie ucraine arrivate in Italia lo scorso marzo e composte soprattutto da mamme e figli monorenni malati oncologici (3-17 anni), in cura all’ospedale infantile Regina Margherita di Torino.

Per sostenere i rifugiati, la fondazione del gruppo Reale lavorerà con la stessa struttura sanitaria e quattro associazioni (CasaOz, Sermig, Ugi, Adisco Piemonte) per fornire una risposta ai bisogni delle famiglie.

In particolare, le strutture dell'ospedale mettono a disposizione il reparto di Oncoematologia pediatrica e centro trapianti, diretto dalla prof. Franca Fagioli, per la cura dei bambini, mentre le quattro associazioni, sostenute da Reale Foundation, accoglieranno le famiglie ucraine dopo le dimissioni dall'ospedale, raccordandosi con gli specialisti sanitari per proseguire le cure a domicilio.

L'ente del gruppo torinese ha anche aperto, da venerdì scorso e fino a fine mese, una raccolta di beni di prima necessità nel Museo Storico di Reale Mutua. La campagna sarà affiancata da altre iniziative simili per i rifugiati nelle tendopoli di Palanca (Moldavia, al confine con l’Ucraina) e in altre città in cui sarà richiesto sostegno.

Collabora all'iniziativa anche la Regione Piemonte.

“Reale Group condanna l’uso della violenza e la prevaricazione dei diritti umani in ogni forma", afferma il direttore generale Luca Filippone. "Attraverso Reale Foundation abbiamo agevolato la creazione di una rete di sostegno virtuosa coinvolgendo anche tutte le nostre persone"

“CasaOz è impegnata ad offrire la propria quotidianità ai bambini ucraini e ai loro familiari giunti al Regina Margherita per essere curati", aggiunge Enrica Baricco, presidente e fondatricedi CasaOz. "Credo che l’immediatezza, la risposta corale e univoca e la peculiarità dì ciò che ognuno dì noi sa fare siano in grado anche questa volta di essere risposta rapida, utile e concreta”. 

"Nel 2006 abbiamo iniziato ad accogliere bambini e ragazzi con gravi patologie, la maggior parte dai paesi dell’Est", ricorda Ernesto Olivero, fondatore del Sermig. "Condividere con loro la vita quotidiana, affrontare con loro la malattia, lottare con loro per la vita ci rende ogni giorno più ricchi di umanità. Non abbiamo quindi esitato a unirci a questa rete di solidarietà perché prendersi cura della salute dei più fragili, aggravata dalle conseguenze della guerra, è davvero operare per la pace".

"Sappiamo che la guerra, la lontananza dai familiari, la malattia mettono a dura prova i bambini e i giovani che si trovano a combattere due battaglie durissime: guerra e malattia", afferma Marcella Mondini, segretario generale dell'Ugi. "Ma la sinergia con le altre associazioni e con i medici del Regina Margherita farà sì che non si sentano soli, ma accolti e curati nell’animo e nel fisico”.

“In una situazione di emergenza come questa è fondamentale collaborare in ottica pubblico-privata e con gli enti del terzo settore del territorio per strutturare un intervento di rete in grado di assicurare ai piccoli pazienti continuità nelle terapie e un supporto completo per famiglie che, a causa della guerra, hanno perso tutto in pochi giorni", conclude Francesca Lavazza, presidente di Adisco Sezione Piemonte.