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  • uragano

31/08/2017 HARVEY: UN REPORT CREDIT SUISSE PREVEDE IMPATTI BASSI PER IL CAPITALE DELLE COMPAGNIE

Harvey fa ancora paura, anche è stato declassato da uragano a tempesta tropicale: dal Texas si sta dirigendo verso la Louisiana, già colpita nell'agosto 2005 da Katrina, mentre si trema per gli eventuali danni collaterali, primi fra tutti i rischi inquinamento provenienti da due esplosioni alla fabbrica chimica Arkema di Crosby, Texas (stamattina alle 9, ora italiana). Paura anche per il rischio fuga di 350 alligatori, in seguito all'allagamento dalla riserva naturale in cui vivevano: gli animali, se non identificati e fermati in tempo, potrebbero gettare nel panico le strade di Houston.

Intanto, l'America piange i suoi morti: 37 le vittime accertate. Mentre l'impatto economico del disastro potrebbe rivelarsi il più costoso nella storia degli Stati Uniti.

Tuttavia, l'uragano non dovrebbe avere un effetto sul capitale delle assicurazioni europee, ma solo sui loro utili - anche se i tempi non sono ancora maturi per esserne certi. Ad affermarlo è un report di Credit Suisse, dedicato proprio alle conseguenze dell'uragano Harvey sull'Europa delle polizze. Un'affermazione che, a una lettura superficiale, sembra stridere con il calcolo dei danni presunti provocati dal ciclone, che la stessa banca svizzera ha stimato in una forbice compresa fra i 7.5 e I 15 miliardi di dollari.

Ma il rebus è subito risolto: secondo il gruppo elvetico, gran parte delle perdite provocate dall'uragano Harvey saranno frutto di inondazioni interne, evento che in molti casi è escluso dalle polizze per i proprietari di casa ed è coperta dal National Flood Insurance Program, iniziativa creata dal Congresso americano nel 1968 per ridurre le conseguenze delle alluvioni sulle strutture pubbliche e su quelle private. Oltre a questo, a limitare l'esposizione delle compagnie è la sottoassicurazione in questo campo (evidentemente, non è un fenomeno solo italiano). Le polizze alluvioni - affermano a Berna - sono spesso all'interno di contratti commerciali: "qui, dunque, potrebbe esserci una forte perdita per i riassicuratori europei che operano in questo mercato".Come detto, quindi, le conseguenze dovrebbero limitarsi agli utili, senza troppo coinvolgere il capitale delle compagnie.

www.credit-suisse.com