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  • La presentazione dello studio di Itinerari previdenziali

06/09/2017 ITINERARI PREVIDENZIALI: IN CRESCITA IL PATRIMONIO DEGLI INVESTITORI ISTITUZIONALI

È stato presentato il Report annuale “Investitori istituzionali italiani: iscritti, risorse e gestori per l’anno 2016”, curato dal Centro studi e ricerche di Itinerari Previdenziali. Giunto alla sua quarta edizione, il Report si pone l’obiettivo di fornire un quadro quantitativo sugli investitori istituzionali che operano nel nostro paese, suddivisi tra i seguenti livelli: i sistemi contrattualistici di secondo pilastro cui appartengono i fondi pensione negoziali, i fondi pensione preesistenti, le forme di assistenza sanitaria integrativa; i sistemi privatistici con i fondi pensione aperti, i Pip e le compagnie di assicurazione; le Casse di previdenza professionali che svolgono la funzione previdenziale di primo pilastro e le Fondazioni di origine bancaria che operano nel welfare territoriale e di prossimità.

Il documento fotografa la situazione anagrafica e patrimoniale di questi operatori dal punto di vista del numero dei soggetti operanti, degli aderenti attivi e dei pensionati per i fondi pensione e le casse previdenziali, della dimensione delle risorse gestite da questi investitori, della composizione e diversificazione dei patrimoni e dei soggetti gestori ai quali questi patrimoni sono affidati direttamente o indirettamente. 
Tra le principali novità del Quarto Report, l’inserimento delle compagnie di assicurazione - relativamente al comparto vita per la classe C, rami primo, quarto e quinto - nel novero degli investitori istituzionali, in ragione del fatto che queste tipologie di prodotti rientrano a tutti gli effetti nei sistemi di protezione sociale di natura privatistica, in alcuni casi quale completamento delle protezioni pubbliche e complementari esistenti e in altri come unica protezione a disposizione di alcune categorie di lavoratori e famiglie.

Il quadro generale di sistema. Gli investitori istituzionali che operano in Italia sono 438, 10 in meno rispetto allo scorso anno (36 fondi negoziali, 88 fondazioni di origine bancaria, 20 Casse professionali privatizzate, 294 fondi preesistenti), e gestiscono un patrimonio di 227,61 miliardi di euro (+98% rispetto al 2004), dei quali circa due terzi sono affidati direttamente o indirettamente a gestori professionali con un incremento costante della “fabbrica del risparmio gestito”. Sommando anche le risorse gestite dai fondi pensione aperti e dai PIP (47,76 miliardi) e le riserve delle compagnie di assicurazione (517 miliardi), il patrimonio complessivo raggiunge quota 792,67 miliardi di euro, cioè il 48% del Pil.

Pur confermandosi in calo rispetto al 2014, anche per il 2016 i rendimenti dei fondi pensione e delle fondazioni bancari si mantengono su livelli superiori ai rendimenti obiettivo costituiti da inflazione, media quinquennale del Pil e Tfr. Anche nel primo semestre 2017 prosegue la discesa dei rendimenti e dopo molti anni alcuni fondi ottengono performance inferiori rispetto ai parametri obiettivo (fondi negoziali e Pip Unit linked). Causa l’ulteriore appiattimento dei tassi d’interesse - spesso negativi sul breve periodo - e la volatilità dei mercati finanziari, dovuta in gran parte a fattori geopolitici, prosegue la ricerca di nuove asset class dalle quali ottenere rendimenti positivi, sempre meno correlate a questi fenomeni (come i Fiat e i mandati a ritorno totale o multi asset).

www.itinerariprevidenziali.it