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  • anziani

18/06/2019 CHI TROVA UN NONNO TROVA UN TESORO

I nonni sono da sempre una colonna portante del welfare familiare. Ma, più il tempo passa, più il loro ruolo è centrale, per il crescente sostegno dato ai genitori nella cura dei figli. Un sostegno che diventa più forte e prolungato per la crescita dell'aspettativa di vita e il miglioramento dello stato di salute degli anziani. Anche se l'allungamento dell'età pensionabile rischia, in futuro, di fermare o invertire questo trend. A trattare questi temi è una ricerca realizzata da Nextplora su incarico dell'Osservatorio di Reale Mutua sul welfare. L'indagine, organizzata con metodologia Cawi (computer assisted web interviewing), evidenzia che il 41% dei nonni gode di buona salute, il 40% ha più dimestichezza con la tecnologia (e può quindi "stare dietro" ai nipoti con computer, tablet e smartphone), e il 30% ha un buon livello di istruzione. Non ci si può stupire che il 49% dei nonni si dedichi alla cura dei nipoti quando i genitori stanno lavorando: un vero "classico", verrebbe da dire, che si accentua in un mondo in cui è difficile (almeno per il 45%) conciliare la carriera sia con i figli (per il 31% asili nido e altre strutture sono assenti o carenti), sia con la gestione della casa. Attività, quest'ultima, che il 13% degli anziani svolge per conto dei figli, aiutandoli anche a svolgere commissioni spesso incompatibili, per ragioni di tempo, con i normali tempi di lavoro. 

Ma non c'è solo quello: per oltre un italiano su tre (per l'esattezza il 38%) i nonni danno un aiuto economico che a volte si rivela determinante. Soprattutto in un epoca in cui i nuovi genitori si trovano in una condizione più difficile rispetto alle generazioni precedenti (28%), in una situazione lavorativa instabile (24%) o addirittura in povertà (27%).

Anche il concetto di "terza età" è sostanzialmente cambiato: quella che una volta era considerata la "vecchiaia", oggi è una seconda giovinezza: i nonni contemporanei non si fanno mancare cene, viaggi e uscite culturali (39%), concedendosi in qualche caso tempo e attenzione per il benessere (14%).

Ma non è oro tutto quello che luccica. Per il 36% del campione, infatti, l’innalzamento dell’età pensionabile riduce il tempo che i nonni possono dedicare ai nipoti. Ma non solo. I soldi iniziano infatti a essere di meno anche per i nuovi anziani (28%) e altri fattori legati con la situazione sociale contemporanea iniziano a incidere: i nonni single o con nuovi partner (16%) e la lontananza dai figli (15%), che hanno cambiato residenza per motivi di lavoro.

La ricerca, afferma Michele Quaglia, direttore commerciale e brand di gruppo di Reale, "ha evidenziato due aspetti di rilievo: da una parte il ruolo assolutamente centrale dei nonni per la famiglia, nei diversi ambiti della quotidianità; dall’altra l’evoluzione della loro figura, differente sotto molti punti di vista dalle generazioni passate e la percezione della terza età come una fase da vivere con pienezza”.

Enrico Levaggi

https://www.realemutua.it