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25/10/2017 OSSERVATORIO CGPA: GLI AGENTI ARRETRANO, TENGONO I BROKER

La quota di mercato degli agenti italiani nei rami danni rimane preponderante, ma negli ultimi sei anni è in costante calo: è passata infatti dall’81,8% del 2011 al 77,1% del 2016. Quella dei broker, invece, nello stesso periodo è salita invece leggermente, dal 7,6% al 9,2. Gli intermediari professionali (agenti e broker) conservano in Europa la leadership nel collocamento dei prodotti assicurativi (53% della raccolta totale, 65% nei rami danni) ma dovranno superare a breve sfide molto impegnative per conservare questo ruolo. E’ lo scenario che emerge dal quarto Osservatorio europeo degli intermediari assicurativi realizzato dalla società di consulenza Kinetica per conto di Cgpa Europe, gruppo francese specializzato nelle polizze di rc professionale degli intermediari assicurativi. Lo studio di Cgpaè stato realizzato in collaborazione con il Monitoring European Distribution of Insurance (Medi).

La ricerca è stata presentata ieri a Milano da Massimo Michaud, amministratore delegato di Kinetica (e neo presidente di Cf Assicurazioni e Cf Life). I lavori sono stati introdotti da Silvia Lumediluna, responsabile sviluppo commerciale di Cgpa Europe: erano presenti in sala il presidente di Cgpa Europe, Eric Devorsine, il managing director Eric Evian, e Lorenzo Sapigni, direttore generale per l’Italia. “Quest’edizione dell’Osservatorio giunge in un momento chiave per la distribuzione assicurativa”, ha sottolineato Michaud, “siamo all’antivigilia dell’entrata in vigore della direttiva comunitaria Idd, prevista per il 23 febbraio 2018 (ma per la quale appare ormai scontato un rinvio al primo ottobre 2018, ndr), che, tra l’altro, modifica in modo sostanziale la disciplina della consulenza prestata dagli intermediari. Vi è inoltre la competizione con i canali di distribuzione digitali che, se non opportunamente gestiti, minacciano di erodere importanti quote di mercato”.

La nuova direttiva. L’Idd stabilisce nuovi princìpi per la disciplina della consulenza prestata dagli intermediari, lasciando però ampio spazio alla normativa di recepimento degli Stati. Alla vigilia dell’applicazione sono ancora numerose le incertezze: il recepimento dell’Idd avviene in un quadro oggi non omogeneo. In Italia, la normativa di recepimento non ha previsto un modulo di consulenza standardizzato, ma l’Ivass ha ribadito in termini chiari l’obbligo in capo agli intermediari di raccogliere ogni informazione necessaria a comprendere le esigenze del cliente e informarlo sulle caratteristiche principali del prodotto proposto, avendo cura di chiarire bene se il prodotto soddisfi integralmente o meno tutte le esigenze ed i bisogni espressi dal cliente.

L’Osservatorio di Cgpa Europe sulle richieste di risarcimento nei vari Paesi europei mostra che i documenti precontrattuali sono assenti, oppure compilati in modo non accurato e che le informazioni sulla copertura assicurativa sono date prevalentemente in forma orale. Sempre più spesso, la responsabilità civile degli intermediari è invocata sulla base del mancato assolvimento dell’obbligo di consulenza, di cui in mancanza di prove scritte è difficile provare l’adempimento. Secondo i dati di Cgpa Europe, l’inadempimento dell’obbligo di consulenza è il motivo principale dei reclami verso gli intermediari. In Francia, il contenzioso originato dal mancato rispetto dell’obbligo di consulenza ha raggiunto il 60% del totale, in Italia è intorno al 30%.

Agenti e broker in leggera flessione ma sempre leader. Gli intermediari professionali conservano il primato con il 53% della raccolta premi totale nei principali mercati dell’Unione europea, una leadership determinata soprattutto dai rami danni (65% della raccolta totale) mentre nei rami vita la supremazia è delle banche (46% della raccolta totale). Il peso degli intermediari professionali nella distribuzione delle polizze danni resta preponderante in Italia (87%), Germania (83%), Belgio (73%), Portogallo (74 %) e Spagna (62 %).

Il numero degli intermediari assicurativi professionali (Iasp) è complessivamente stabile, pur con alcune differenze tra i paesi. Al 31 dicembre 2015 erano iscritti nei registri delle autorità nazionali di vigilanza e controllo dei primi dieci mercati assicurativi dell’Unione europea 929.387 professionisti abilitati alla distribuzione (agenti e broker), in crescita del 9% rispetto al 2008, anno di creazione dei registri, ma in leggera flessione (1%) rispetto all’anno precedente. E’ stabile il dato di Italia, con 237.956 iscritti al Rui.  

L’Europa lascia all’America la leadership. Nel 2016, per il secondo anno consecutivo, la leadership mondiale nella raccolta dei premi è andata al continente americano mentre l’Europa occupa il secondo posto, a pari merito con l’Asia (in crescita). Nel 2016 nei 28 paesi Ue sono stati raccolti premi per circa 1.130 miliardi di euro, con un aumento di meno dell’0,8. In Italia, la raccolta è diminuita di quasi il 9% dopo che già nel 2015 era stata registrata una flessione. L’assicurazione europea resta caratterizzata da una forte concentrazione della raccolta premi. Tre paesi originano insieme il 58,7%: Gran Bretagna 23%, la Francia 18,5 % e la Germania (17,2%).

L’Osservatorio Europeo di Cgpa Europe ha indagato quest’anno anche l’attività di comunicazione digitale al mercato svolta dagli intermediari professionali, in particolare attraverso i social media: lo studio è stato condotto dall’Università Bocconi.

www.cgpa-europe.it