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26/06/2014 AIBA: NEL 2013 AI BROKER IL 42% DEL COMPARTO DANNI

In un mercato assicurativo che continua a scontare le difficoltà del contesto economico-produttivo, con i rami danni in contrazione a causa della riduzione della raccolta rc auto e il generalizzato raffreddamento della produzione, i broker riescono comunque a segnare numeri positivi e si confermano punto di riferimento del sistema produttivo italiano (passa attraverso i broker circa il 70% dei rischi industriali del paese). Secondo i dati comunicati durante l'assemblea annuale dell'Aiba (Associazione italiana brokers di assicurazioni e riassicurazioni) nel corso del 2013 i broker operanti in Italia hanno intermediato circa 18 miliardi di euro. Di questi, ben 14 miliardi fanno riferimento ai rami danni, con una incidenza pari al 42% della raccolta complessiva del comparto. Aumentano le imprese di brokeraggio iscritte alla sezione B del Rui (Registro unico degli intermediari), a testimonianza del buono stato di salute della categoria: 1.462 a fine 2013, pari a un incremento del 6,2% rispetto alle 1.377 dell'anno precedente; in crescita anche le persone fisiche, che hanno raggiunto le 3.819 unità, con un incremento del 4,2% su base annua. Complessivamente, al 31 dicembre 2013 i soggetti abilitati alla professione di broker risultavano 5.281 (+4,8%). Il numero degli operatori realmente attivi, calcolato sulla base dei dati del Fondo di garanzia è pari a 1.634 broker, di cui 1.145 società e 489 ditte individuali. Per quanto riguarda i numeri dell'Associazione dei broker, tra società e ditte individuali Aiba conta 1.129 aziende iscritte, che rappresentano il 70% della categoria e l'80% del mercato in termini di giro d'affari.Tra i temi al centro dell'assemblea, le nuove regole sull'informativa precontrattuale e contrattuale attualmente al vaglio dell'Ivass. Sull'argomento, il presidente dell'Associazione italiana dei broker Carlo Marietti Andreani ha evidenziato la necessità di intervenire in favore di una normativa sintetica ed efficace a reale beneficio del cliente. Marietti ha sottolineato inoltre l'esigenza di una 'proporzionalità' delle regole rispetto a una clientela assicurativa alquanto eterogenea. 'Possiamo pacificamente convenire', ha affermato Marietti, 'che le esigenze di semplificazione della comunicazione e delle procedure per un consumatore di una garanzia assicurativa di massa, siano ben diverse dalle correlate esigenze dei clienti corporate'. Ma anche nell'ambito delle aziende esistono esigenze variegate: non è esattamente la stessa cosa, ha precisato Marietti, acquistare garanzie che rientrano nella categoria dei grandi rischi, oppure coperture di rischi di massa. Per maggiori informazioni visita il sito: www.aiba.it