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  • Rapporto Ivass (nella foto il Presidente Fabio Panetta), le sfide del mercato assicurativo italiano

16/07/2019 RAPPORTO IVASS, LE SFIDE DEL MERCATO ASSICURATIVO ITALIANO

Il Rapporto annuale dell’Ivass (Istituto di vigilanza sulle assicurazioni), che ha segnato quest’anno il debutto del nuovo Presidente Fabio Panetta (nella foto), non solo ha offerto la consueta puntuale fotografia del suo stato di salute, ma ha puntato anche a ricordare le sfide più importanti che attendono il mercato italiano anche nel breve termine.

Certo è sicuramente importante, come ci ricorda Stefano De Polis, Segretario generale dell’Ivass, sottolineare che: 1) l’indice medio di patrimonializzazione delle compagnie assicurative italiane, pur risultando ridotto nel 2018 di 20 punti percentuali (da 240% a 220%) si situa a un livello largamente superiore al limite regolamentare del 100%; 2) che il livello di redditività, anche se con una flessione, si è mantenuto positivo per il settimo anno consecutivo; 3) e che, infine, la raccolta premi, nonostante le obiettive difficoltà di mercato, è cresciuta del 3%.

Ma è altrettanto importante, calandosi nella lettura della Relazione del Presidente Panetta e delle pagine del Rapporto annuale, cogliere gli aspetti problematici che si traducono in cruciali sfide da affrontare con quello spirito di “guardare al futuro”, indicato dallo stesso Presidente come chiave di lettura significativa delle sue Considerazioni.

E’, infatti, da considerarsi una sfida il protrarsi del preoccupante fenomeno della sottoassicurazione, che in Italia è maggiore rispetto alla media europea “anche se cresce l’interesse per la bancassicurazione danni con una quota di mercato distribuita che passa dal 3,3% del 2012 al 6,7% dello scorso anno, superando per rilevanza la vendita diretta”.

Il tema della sotto assicurazione soprattutto contro i rischi catastrofali non è certamente inedito; ma vale la pena di sottolinearlo come area di miglioramento su cui possono svolgere un ruolo determinante adeguate forme di partenariato pubblico privato, come recentemente emerso in un Convegno di studi promosso dall’Associazione nazionale per lo studio dei problemi del credito.

Una seconda importante sfida tocca, poi, il campo della semplificazione e della razionalizzazione degli attuali tre regimi di contabilità applicati al settore assicurativo: i principi contabili nazionali per il bilancio individuale, quelli internazionali definiti dallo Iasbper il bilancio consolidato e i criteri di Solvency II per il bilancio individuale e consolidato, redatto ai fini di vigilanza prudenziale. E dall’Ivass giunge perentorio l’invito a imboccare questa nuova strada di semplificazione e razionalizzazione, cogliendo l’occasione del recepimento dell’Ifrs 17 e della revisione di Solvency II.

Una terza sfida, non meno significativa, accende i riflettori sul contrasto al fenomeno dei siti irregolari; un fenomeno che non sembra conoscere flessioni, con i 103 casi individuati nel 2018 a fronte dei 50 dell’anno precedente, ma soprattutto con gli 80 già emersi nel primo semestre di quest’anno. Un versante che nello scenario di una innovazione tecnologica crescente e pervasiva vede impegnati l’Ivass e le Autorità inquirenti, come nel caso dell’indagine condotta dal Nucleo speciale frodi tecnologiche della Guardia di Finanza sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Milano.

Una quarta sfida proviene dal recepimento della recente Direttiva Europea Idd in tema di distribuzione dei prodotti assicurativi, con le maggiori tutele previste che incidono sui rapporti tra compagnie, intermediari e clienti. Una sfida che – sottolinea De Polis - impatta sulla stessa struttura organizzativa dell’Ivass, che ha provveduto dal canto suo a istituire un Servizio sulla condotta di mercato e a ridisegnare il Servizio tutela dei consumatori cui farà capo la Segreteria tecnica dell’Arbitro assicurativo, il cui debutto è previsto per il prossimo anno.

L’introduzione di un terzo strumento stragiudiziale, dopo l’Arbitro bancario binanziario e l’Arbitro per le controversie finanziarie, rappresenta sia un’ulteriore sfida nel segno della maggiore trasparenza nell’interazione tra compagnie assicurative e clientela, sia un decisivo passo in avanti sulla strada di una migliore educazione assicurativa, premessa indispensabile per una solida crescita socio- economica del Paese.

 

Filippo Cucuccio

Direttore generale Associazione nazionale per lo studio dei problemi del credito

www.anspc.it