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07/09/2015 LLOYD'S: GRANDI CITTÀ A RISCHIO A CAUSA DELLE ATTIVITÀ UMANE

Un totale di 43,88 miliardi di dollari di Pil prodotto dai quattro principali centri di crescita economica in Italia potrebbe essere a rischio, nel corso del prossimo decennio, a causa di una serie di minacce. Secondo una ricerca dei Lloyd's, il mercato assicurativo leader nei rischi speciali, quasi il 70% di questa perdita deriverebbe da rischi legati direttamente alle attività dell'uomo, come crollo dei mercati, shock del prezzo del petrolio e attacchi informatici. Il City risk index dei Lloyd's è uno studio unico e innovativo sull'impatto economico che diciotto tipologie di rischi distinti possono avere su 301 città tra le principali nel mondo. Basato su una ricerca originale dell'Università di Cambridge, il report evidenzia per la prima volta l'impatto economico di queste minacce rilevando che, nei prossimi dieci anni, un totale di 4,6 trilioni di dollari di Pil prodotto in queste città potrebbe essere a rischio.I risultati indicano inoltre che i rischi legati alle attività dell'uomo, quali attacchi informatici, terrorismo e fluttuazioni del prezzo del petrolio, costituiscono oggi minacce più significative rispetto alle tradizionali catastrofi naturali quali inondazioni, terremoti e siccità. La ricerca, che sarà aggiornata ogni due anni, ha l'obiettivo di stimolare il dibattito tra assicuratori, governi e aziende sulla necessità di migliorare la resilienza, mitigare i rischi e proteggere le infrastrutture.Per quanto riguarda l'Italia, il report rileva che Milano, Roma, Torino e Napoli insieme dovrebbero produrre nel corso della prossima decade un Pil annuale pari a 499,58 miliardi di dollari. Ma circa il 9% di questa crescita economica sarebbe a rischio a causa dell'insieme delle diciotto minacce naturali e derivanti dall'attività dell'uomo. Il crollo dei mercati costituisce l'esposizione economica più significativa, ponendo a rischio 12,02 miliardi di dollari di Pil, seguita dalla crisi del prezzo del petrolio (9,68 miliardi di dollari), attacchi informatici (6,49 miliardi di dollari), pandemia umana (3,87 miliardi di dollari) e inondazioni (3,36 miliardi di dollari). In totale il costo dei rischi derivanti dall'attività dell'uomo ammonterebbe a 30,90 miliardi di dollari, mentre le minacce naturali quali la pandemia umana e le inondazioni causerebbero perdite all'economia italiana per 12,98 miliardi di dollari. A Milano, principale centro finanziario italiano, i tre rischi legati al settore finanziario (crollo dei mercati, crisi del prezzo del petrolio e attacchi informatici) rappresentano circa tre quarti del Pil a rischio..'Il City risk index dei Lloyd's evidenzia l'esposizione economica di 301 metropoli nel mondo', commenta Inga Beale, Amministratore delegato dei Lloyd's, 'i governi e le aziende, insieme ai gruppi assicurativi, devono collaborare per assicurare che queste esposizioni e le potenziali perdite siano ridotte. Gli assicuratori devono continuare a innovare; essere certi che i loro prodotti siano in linea con le esigenze date dal nuovo panorama dei rischi che è in continua evoluzione, offrire ai clienti la protezione di cui hanno bisogno e, di conseguenza, contribuire alla creazione di una comunità internazionale più resiliente'. 'Il City risk index dei Lloyd's mostra come i rischi legati all'attività dell'uomo quali crollo dei mercati, crisi del prezzo del petrolio e attacchi informatici, stiano assumendo sempre maggiore importanza nelle economie mondiali', dichiara dal canto suo Vittorio Scala, Country manager dei Lloyd's per l'Italia, 'i Lloyd's, da oltre trent'anni, sostengono l'economia italiana offrendo coperture specialistiche per rischi complessi. Quale leader mondiale tra gli assicuratori e riassicuratori specializzati, il mercato dei Lloyd's da sempre mantiene un ruolo chiave nel comprendere il nuovo panorama mondiale dei rischi e lo studio della migliore risposta'. Per maggiori informazioni visita il sito: www.lloyds.com