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26/02/2019 L’INCERTEZZA ECONOMICA IN TESTA ALLE PREOCCUPAZIONI DEGLI ITALIANI

L’incertezza economica inquieta il 62% degli italiani, il 37% ha paura di non avere o perdere la pensione, il 36% è preoccupato di non avere abbastanza soldi per vivere; il 73% dei cittadini ritiene infine che debbano essere rafforzati i servizi per collocare i lavoratori disoccupati o in fase di licenziamento.

Sono alcune delle indicazioni che emergono dall’undicesimo Rapporto dell’Osservatorio europeo sulla sicurezza, realizzato da Demos&Pi e Fondazione Unipolis (Gruppo Unipol) per indagare il tema della percezione sociale della sicurezza. Quest’edizione dello studio si concentra in particolare sullo scenario economico e occupazionale sulla base di due rilevazioni demoscopiche. La prima, realizzata in Italia, si propone di ricostruire i trend di lungo periodo della sicurezza tra i cittadini. La seconda, che oltre al nostro Paese coinvolge anche Francia, Germania, Regno Unito, Olanda e Ungheria, costituisce un approfondimento sul tema del lavoro con comparazione internazionale.

I risultati del rapporto sono stati presentati nel corso di un evento, svoltosi ieri a Milano presso l’Auditorium dell’Acquario Civico, che ha visto gli interventi di: Pierfrancesco Majorino, assessore del Comune di Milano per Politiche sociali, salute e diritti, Pierluigi Stefanini, presidente Gruppo Unipol e Fondazione Unipolis, Luca Bernareggi, presidente Cru Lombardia, Marisa Parmigiani, direttrice Fondazione Unipolis, Fabio Bordignon, responsabile ricerca Demos&Pi, Ilvo Diamanti, docente Università di Urbino e direttore scientifico di Demos&Pi, Angelo Colombini, segretario confederale Cisl, Alessandro Rosina, docente Università Cattolica di Milano e Francesco Seghezzi, direttore Fondazione ADAPT.

La sicurezza nella percezione dei cittadini italiani. In Italia l’insicurezza globale, definita da questioni quali “ambiente e natura”, “sicurezza alimentare”, “guerre” e “globalizzazione”, preoccupa tre persone su quattro e rappresenta la principale paura (75%). Al secondo posto troviamo l’incertezza economica che inquieta ben oltre metà dei cittadini (62%). Infine, la criminalità – soprattutto “organizzata” – che preoccupa quasi 4 persone su 10 (38%, con una rilevanza sensibilmente inferiore rispetto alle due precedenti).

Dati interessanti emergono indagando il tema dell’insicurezza economica, con il 62% degli italiani che affermano di sentirsi frequentemente preoccupati di perdere la solidità delle certezze legate agli aspetti economici della quotidianità e, in particolare, hanno paura di non avere o perdere la pensione (37%), di non avere abbastanza soldi per vivere (36%) e di perdere il lavoro (34%). L’economia è anche il tema che il 41% degli italiani colloca in cima alla lista dei problemi da affrontare nel proprio paese, seguita dall’inefficienza e dalla corruzione politica (22%), quindi dall’immigrazione (11%).

I cittadini europei e il lavoro. Per la prima volta nell’ambito del Rapporto sulla sicurezza è stata realizzata un’inchiesta campionaria in sei Paesi europei dedicata al tema del lavoro, delle sue trasformazioni e delle insicurezze generate nella società. Da una lettura dei dati emerge una distinzione Nord-Sud, con i Paesi mediterranei, Italia e Francia, insieme all’Ungheria, caratterizzati da indici d’insicurezza maggiori rispetto agli altri. Il rapporto conpleto può essere scaricato a questo linkwww.fondazioneunipolis.org/wp-content/uploads/2019/02/Rapporto_Sicurezza_Demos_Unipolis.pdf.

 

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