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  • Data analytics

26/07/2017 DATA ANALYTICS: UNA PRIORITÀ CHE NON GENERA ANCORA VALORE

Il settore assicurativo mondiale ha investito, nel solo 2016, circa 80 milioni di dollari in servizi di data analytics. Lo afferma un'indagine di McKinsey. E, a quanto sembra, non è che l'inizio. Fra i più grandi gruppi assicurativi del pianeta, infatti, gli investimenti in questo campo aumenteranno ulteriormente nel corso di quest'anno, portando il comparto dell’analisi dei dati tra le priorità per il 2017. Non per niente, per il 50% circa dei ceo intervistati dalla multinazionale della consulenza, questo tema è uno dei top five dell'anno in corso.

Nonostante questi rilevamenti, che mostrano un ambito in piena crescita, le compagnie non osservano però un impatto visibile dell'analisi dei dati sul business. Non ancora, almeno: a intravedere i benefici degli advanced analytics, infatti, è soltanto un ceo su sei.

Perché questa apparente contraddizione? Le ragioni principali ricavate da McKinsey sono tre. La prima è il mancato allineamento con le strategie, che provoca una percezione delle iniziative di data analytics più come come “laboratori” che come opportunità strategiche (la conseguenza è che i team che se ne occupano non hanno risorse sufficienti o obiettivi chiari). In secondo luogo, c'è la scarsa integrazione con le attività quotidiane, evidenziata dal 40% del campione. Infine, la scarsa qualità e accessibilità dei dati, di cui è convinto il 20% dei top manager intervistati.

Per superare questa impasse, la società di consulenza propone tre ricette. In primo luogo, lo sviluppo di una roadmap basata su specifici casi di utilizzo: a ogni iniziativa dovrebbe essere attribuita una diversa priorità, secondo la sua possibilità di creare valore. Il piano dovrebbe poi tenere conto dei trend di settore, dei fattori competitivi specifici dell’impresa e dei prodotti. Secondo step, i risultati delle analisi dei dati devono trasformarsi in uno strumento di performance management. Infine, chiude McKinsey, è necessario lanciare una campagna di change management, con una continua interazione fra le funzioni di business, tecnologiche e specializzate nell’analisi dei dati. Con una chiara attribuzione di ruoli differenti ai diversi livelli dell'azienda: secondo McKinsey, i top manager dovranno prendere decisioni basate su queste analisi, mentre ai middle manager sarà attribuito il compito di diffondere gli scenari di utilizzo a cui i data analytics possono contribuire. E le compagnie si stanno già muovendo su questi binari: per aumentare la diffusione di questi strumenti, molte assicurazioni stanno sperimentando dashboard, applicazioni per Ipad e nuovi software.

Enrico Levaggi

www.mckinsey.it